VERSO GLI EUROPEI/ L’ItalConte vince ancora, Finlandia battuta 2-0: la squadra non incanta ma si conferma solida. Il c.t. fiero dei suoi ragazzi: “Italia di veri uomini, chissà dove può arrivare”

italia.finlandia.esultanza.2016.750x450di Fabio Camillacci/

Le urla si alternano con gli applausi. L’ultimo test prima dell’Europeo costringe Antonio Conte a mescolare gli stati d’animo minuto dopo minuto: la sua Italia va a strappi e il c.t. a volte deve far sentire la propria voce, ma il pressing e qualche buona giocata gli regalano anche qualche sorriso. Certo, la qualità complessiva dei 23 calciatori azzurri che voleranno ai prossimi Europei rimane quella che è: mediocre. Ma nell’amichevole di Verona contro la Finlandia qualcosa di buono si è visto. Apre Candreva su rigore nel primo tempo, raddoppia De Rossi nella ripresa. Finisce 2-0 al Bentegodi contro i modesti finnici. A centrocampo, deludente “il numero 10” della discordia Thiago Motta. Rocciosa come sempre la difesa firmata Juventus. Insomma, l’Italia continua a non incantare però si dimostra solida e concreta. Speriamo serva almeno per superare la fase a gironi di Francia 2016. Lunedi 13 giugno ci attende il temibile seppur incerottato Belgio. Poi sfideremo la Svezia e l’Irlanda.

Antonio Conte orgoglioso dei suoi ragazzi. Al termine dell’ultimo test prima dell’esordio all’Europeo, il c.t. ha dichiarato: “Stiamo lavorando, restiamo con i piedi per terra. Abbiamo vinto queste due amichevoli (1-0 alla Scozia ndr) ma dobbiamo migliorare sul ritmo, sull’intensità e su alcune situazioni tattiche. Io una cosa la posso dire di sicuro: questo è un gruppo di ragazzi che sono prima di tutto uomini e poi dei buonissimi calciatori. È importante perché in tornei così brevi devono stare bene anche tra loro. Poi è chiaro, serve il responso del campo e spero possa darci soddisfazioni per loro più che per me. Thiago Motta? È inevitabile: deve crescere. Ha disputato 60 minuti a buon ritmo. Tiriamo tanto in porta, creiamo tante situazioni, a volte serve un gol magari trovato con un po’ di fortuna per migliorare l’autostima dei ragazzi. Non dobbiamo porci degli obiettivi e arrivare dove meritiamo di arrivare senza avere rimpianti, non so dove arriveremo”. Già, chissà…

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