Ventenne uccisa e gettata in un pozzo: indagato dopo un lungo interrogatorio, il compagno confessa

Laura Petrolito in una foto tratta dal suo profilo facebook 

 Ha confessato il delitto Paolo Cugno, il compagno di Laura Petrolito, la ventenne accoltellata a morte e buttata in un pozzo a Canicattini Bagni, paese della provincia di Siracusa. Dopo ore di interrogatorio, il giovane, un bracciante agricolo, ha ammesso di avere assassinato la donna con cui 8 mesi fa aveva avuto una bimba. L’avrebbe ammazzata per gelosia. L’uomo era stato portato in caserma ieri mattina. La coppia, da tempo in crisi, sabato sera si era allontanata dalla casa del padre di Laura, lasciando a lui la bambina. Non vendendoli tornare l’uomo ha cominciato a chiamare i cellulari di entrambi senza avere risposta. Preoccupato, ha dato l’allarme e sono scattate le ricerche terminate domenica col macabro ritrovamento del corpo della ventenne. L’assassino, dopo averla accoltellata, l’ha scaraventata in un pozzo artesiano. Sentito per ore dagli inquirenti, in serata ha confessato.

Laura lascia anche un altro bambino avuto in una precedente relazione. Paolo Cugno, compagno di Laura Petrolito, è indagato per omicidio dopo diverse ore di interrogatorio da parte del sostituto procuratore di Siracusa Marco Dragonetti, titolare delle indagini. Il giovane per ora è in stato di fermo.

La ragazza è stata pugnalata più volte, poi il suo corpo è stato gettato in un pozzo artesiano. A denunciarne la scomparsa era stato sabato sera il padre, che non era riuscito a mettersi in contatto con la figlia e neanche con il compagno.

In base ad una prima verifica, la ventenne sarebbe stata uccisa sabato sera intorno alle 22. Il cadavere, buttato nel pozzo, è rimasto incastrato tra le lamiere e non è arrivato in fondo. L’assassino ha provato a spingerlo giù, poi lo ha coperto con il coperchio in ferro e si è allontanato.

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