VECCHIA SIGNORA SFIORITA/ Champions League: in Portogallo, la squadra di Pirlo cade sotto i colpi del Porto. La rete di Federico Chiesa tiene i bianconeri in corsa, ma, al ritorno servirà un’altra Juventus per la qualificazione ai quarti di finale

di FABIO CAMILLACCI/ Bentornata Champions League. Ma la più importante competizione europea per club, comincia male per la Juventus: blackout bianconero in Portogallo e il Porto si prende per 2-1 il primo round degli ottavi di finale. Il gol di Chiesa però vale oro in vista del ritorno: lo 0-2 sarebbe stato pesantissimo e difficile da ribaltare, mentre con questo punteggio a Torino alla squadra di Andrea Pirlo basterà vincere per 1-0. Ovviamente, in caso di gol subito all’Allianz Stadium, Madama dovrà vincere con due reti di scarto per volare ai quarti. Insomma, nulla è perduto ma il 9 marzo servirà ben altra Juve.

Il match dello Stadio do Dragao. Pessimo approccio alla gara da parte della Juventus che va sotto dopo soli 63 secondi con l’attaccante iraniano Mehdi Taremi che approfitta di un clamoroso errore di Bentancur in fase d’impostazione. Purtroppo ultimamente tanti, troppi tecnici amano costruire il gioco dal basso: un rischio elevatissimo se hai calciatori non fenomenali e oltretutto deconcentrati. Ma l’intero primo tempo bianconero è da dimenticare sotto tutti i punti di vista. Pessimo approccio juventino anche a inizio ripresa con Marega che raddoppia dopo 19 secondi.

Bianconeri sotto shock, salvati nel finale dalla rete di Chiesa che li tiene in corsa. E poi, oltre il 90’, negli ultimi istanti dei minuti di recupero, ecco l’episodio più discusso: su un contatto in area fra Zaidu e Cristiano Ronaldo l’arbitro spagnolo Del Cerro Grande decide di non concedere il rigore agli ospiti. Il Var non lo richiama. Una scelta che lascia più di un dubbio: una review al monitor sarebbe stata più opportuna perchè il fallo su CR7 pare esserci.

Le scelte di Pirlo. Contro un Porto abile a giocare su due linee da quattro, con Marega e Taremi in attacco, l’allenatore juventino si affida al classico 3-5-2, con De Ligt fra Chiellini e Danilo, Alex Sandro sulla sinistra nei panni di vice-Cuadrado e Kulusevski al fianco di Ronaldo. Morata, non al meglio, parte dalla panchina (entrerà nella ripresa dando una certa scossa). I bianconeri non sfruttano le fasce e vanno continuamente a sbattere contro il muro alzato dai lusitani in mezzo al campo; nessuna verticalizzazione per innescare Critiano Ronaldo comunque spento come gli accade da un po’ di gare. Agli infortunati peraltro si aggiunge un’altra tegola: Chiellini costretto a uscire per un problema al polpaccio destro.

Le altre gare. Ottavi di finale di Champions in versione spezzatino, spalmati su più settimana. In questa settimana sono andate in scena quattro partite. Martedi nel segno del Paris Saint Germain di uno scatenato Mbappè che demolisce il Barcellona al Camp Nou con un netto 4-1. Un Barça allo sbando, da ricostruire cedendo Leo Messi che ormai ha fatto il suo tempo in terra catalana.

Colpo corsaro anche per il Liverpool che passa per 2-0 a Lipsia. Di mercoledi, oltre a Porto-Juventus, un’altro successo esterno: 3-2 del Borussia Dortmund a Siviglia. Tante vittorie esterne dunque a conferma del fatto che nel calcio dell’era-Covid, senza pubblico, il fattore campo non conta più. Settimana prossima le altre 4 sfide con Atalanta-Real Madrid e Lazio-Bayern Monaco.

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