Uno show di cattivo gusto del presidente Samp Ferrero: “Lo scandalo Catania? Pulvirenti deve morire”

ferrero_gettydi FABIO CAMILLACCI/

“Viperetta” stavolta ha esagerato. Massimo Ferrero, presidente della Sampdoria, spara a zero contro il Catania e il presidente Pulvirenti dopo il marcio venuto alla luce in merito alle partite comprate dagli etnei per salvarsi dalla retrocessione in Lega Pro. E non solo. Intervistato dalla trasmissione “La Zanzara” su Radio 24 e stuzzicato dal provocatore Giuseppe Cruciani, il produttore cinematrografico è un autentico fiume in piena che travolge tutto e tutti. Tante cadute di stile, esasperazioni dei concetti e frasi a dir poco “unpolitically correct” da parte del patron sampdoriano.

Si parte dallo scandalo che ha investito il Catania. Ferrero shock: “Pulvirenti va radiato dal calcio. Ma come si permette di fare certe cose, di sporcare il calcio? Deve essere radiato, a me certa gente fa schifo. Sbatterlo in prigione e buttare la chiave? No, deve morire, è finito, non deve esistere, deve essere radiato lui, la squadra, tutto. E’ gentaccia. Non esiste, deve morire, non si deve salvare nessuno di questi. Uno che si permette di vendere le partite deve prendere schiaffi tutti i giorni, da tutti”. Parafrasando il grande Riccardo Garrone (omonimo del predecessore di Ferrero) nel film “Vacanze di Natale”, è il caso di dire: levateie er vino!

Dopo Pulvirenti, l’affondo contro Lotito definito “pescivendolo”. Il presidente della Samp punta il mirino e spara anche contro il presidente della Lazio: “Lotito è una brava persona e lo mettono in mezzo perché fa notizia. Lavora troppo e si fida di tutti. A me però nun me po’ consiglia’ niente, non è all’altezza di consigliare niente a nessuno. Al massimo un posto dove comprare il pesce a basso prezzo”.

 

Attacco a Cairo. Poiché non c’è due senza tre, Ferrero prende di mira anche il presidente del Torino, Urbano Cairo: “Lui, come si dice a Roma, ha i soldi ‘de cioccolata’, cioè quando li metti in saccoccia poi si squagliano. È oculato, tirchio. Io sono un uomo molto generoso perché vengo dalla povertà sono come Robin Hood ma non rubo un cazzo, si sono già rubati tutto. Campo e lascio campare”.

 

E i problemi societari dei blucerchiati? In tema di soldi, Ferrero è stato recentemente accusato di essere soltanto un prestanome e di aver gestito fino a oggi la Sampdoria con le finanze lasciate in eredità dalla famiglia Garrone: “Io non ho la benzina, ma mio padre mi ha insegnato che non bisogna essere ricchi, bisogna essere credibili e io ho tanto credito perché non è vero che le banche non prestano i soldi, quando tu hai un progetto serio e restituisci i denari le banche ti seguono, punto”. Ecco, infatti, debito monstre con le banche. E se il progetto Samp fallisce come restituirà i soldi Ferrero?

 

Ferrero si scaglia pure contro i giornalisti. Ne ha anche per la stampa il colorito presidente della “Sampe-doria”, compresa la Gazzetta dello Sport rea a suo dire di aver fatto un’inchiesta in cui emergeva ancora l’importanza dei fondi messi a disposizione da Garrone per far fronte alla gestione del club: “Stiamo parlando di un signore molto intelligente, che ha un impero ed è difficile che si faccia fregare. I Garrone sono gente seria. La Gazzetta deve scrivere qualche cosa, quando non ci sono partite devono riempire le pagine. Mi volevano fare incazzare ma non ci sono riusciti. Hanno copiato l’articolo di un cazzaro genoano su Milano Finanza. Ormai Milano Finanza è un giornale che non compra più nessuno”.

 

La precisazione della Gazzetta. Ovviamente, la Gazzetta dello Sport conferma riga per riga quanto scritto nella sua inchiesta che è frutto, fanno sapere da Milano, “di un accurato lavoro in esclusiva, per quanto i risultati possano non piacere allo spassoso presidente blucerchiato”.

 

La chiosa di Ferrero. Cruciani e Parenzo incalzano il patron sampdoriano e chiedono: “Ma quanti soldi ha messo nella Sampdoria”. Ferrero nel rispondere non fa una piega e risponde così: “Basta che leggete le carte, un quindicina di milioni appena sono entrato, abbiamo fatto un aumento di capitale. Sono soldi miei certo e di chi sennò?”. Il futuro prossimo ci rivelerà se ha ragione Ferrero o la Gazzetta. Come si dice? Ai posteri l’ardua sentenza. Intanto, si palesa che i presidenti di Serie A, dopo aver raschiato il fondo del barile, hanno iniziato a scavare. Come in politica: volgarità ed esagerazioni. Preferiamo il Ferrero in versione cabarettista simpatico.

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