di ENNIO SIMEONE – Ma che cosa vogliono Matteo Renzi e la sua scudiera multicolore (nel duplice ruolo di ministra dell’Agricoltura e, giustamente, di portacolori di Italia Viva nel governo)? I due – alla testa di un manipolo di fuorusciti dal Pd, sempre più esangue nei sondaggi dopo ogni loro sguaiato attacco al presidente Conte – da un po’ di giorni lanciano spudoratamente i loro aut-aut ritenendosi gli unici titolati a stabilire come l’Italia dovrà spendere i 200 miliardi che arriveranno dall’Europa grazie alla stima e alla fiducia che l’attuale capo del governo italiano si è guadagnato a Bruxelles nonostante l’aggressiva denigrazione da cui è bersagliato ogni giorno non solo dagli avversari politici ma anche dai titoli unificati dei giornali e dagli opinionisti da strapazzo che frequentano i sempre più squallidi talk show televisivi.
Il Renzi – quello stesso Renzi che, dopo la bocciatura al referendum sulla sua riforma costituzionale, annunciò che si sarebbe ritirato dalla politica, ma poi si fece invece eleggere nel Senato di cui aveva programmato…l’abolizione – ormai vomita veleno ogni giorno contro colui che ha preso il suo posto a Palazzo Chigi, perché mosso evidentemente dal livore e dall’invidia. E in un momento in cui gli italiani sono preoccupati per la minaccia che arriva dalla pandemia alla loro salute e alla loro economia non sopportano che vi sia chi tenta di cavalcare il virus per usarlo a proprio vantaggio, incurante delle conseguenze che possano derivare alle sorti del paese.
Ma, accecato dall’ambizione che lo ha portato a “rottamare” prima il governo di un suo predecessore (rassicurandolo di “stare sereno”) e poi il partito di cui era diventato immeritatamente il capo, continua nella sua opera distruttiva sulla pelle degli italiani, incurante dei danni che potrà procurare. Che vergogna!
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