Un’altra notte di lotta contro le fiamme delle squadre anti-incendi in Val di Susa. Molte le persone evacuate in varie borgate

Un’altra notte di lotta in Piemonte contro le fiamme che stanno devastando da giorni la Valle di Susa.  Il vento è calato e da questa mattina stanno operando due Canadair. Sopra Mompantero il rogo sembra spento, così come sopra le borgate San Francesco e Berno di

Venaus. Gli evacuati, alcune centinaia, hanno trascorso la notte nelle strutture messe a disposizione dal Comune, che già nelle prossime ore potrebbe revocare l’ordinanza di evacuazione per farli rientrare nelle abitazioni. In Valle di Susa un paio di equipaggi della guardia di finanzia sono stati impiegati, questa notte, per attività antisciacallaggio mentre  le squadre del soccorso alpino sono impiegate per sgomberare le macerie e liberare le principali arterie per consentire una corretta viabilità. Continua a bruciare, invece, il Pinerolese.

In val Chisone le fiamme divampano nel territorio di Roure, nel vallone di Bourcet, e tra i boschi sopra Tavernette nel comune di Cumiana. I vigili del fuoco e Aib stanno operando nei boschi vicini a Casa Canada, dove tutto intorno al rifugio del Cai ė stato fatto un cordone bonificato.

“Le squadre antincendio sono rimaste attive per tutta la notte, abbiamo avuto circa 250 persone impiegate, lo sforzo è davvero grande, considerando che lo stato di grave pericolo per gli incendi si protrae ormai dal 10 ottobre”. Ai microfoni di ‘6 su Radio 1’ Franco Licini, coordinatore della Protezione Civile Piemonte, traccia un bilancio della notte di soccorsi.  “La situazione – ha proseguito Licini – è aggravata in questi ultimi giorni anche a causa del forte vento caldo e secco che sta scendendo dalla catena alpina. Dal 10 ottobre le squadre antincendio regionali e dei vigili del fuoco hanno dovuto affrontare più di 300 incendi, più o meno importanti, con l’impiego di circa 300 volontari per turno. Soltanto nella giornata di ieri sono stati gestiti 39 incendi con 602 volontari coadiuvati dai Vigili del Fuoco. I mezzi impiegati sono stati 195 ed è stata allertata anche la componente della Protezione Civile, attivata per l’assistenza alla popolazione su richiesta dei sindaci”.

Anche dieci soldati dell’ Esercito da questa mattina in Canavese, per combattere gli incendi boschivi ancora in corso in valle Orco, tra Locana e Sparone. I militari daranno supporto logistico alle squadre impegnate ormai da una settimana a fronteggiare i roghi che si sono pericolosamente avvicinati all’area protetta del Parco nazionale del Gran Paradiso. A Sparone oggi scuole chiuse. Il sindaco di Locana ha firmato un’ordinanza che vieta, sul territorio comunale, la caccia, la raccolta funghi e le escursioni turistiche. Due frazioni, Gascheria e Boschietto sono rimaste senza acqua: l’incendio, infatti, ha danneggiato la condotta idrica.

 

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