Una famiglia di cinque persone (i genitori quarantenni e i tre figli di 10, 8 e 4 anni), forse in quarantena covid, sterminata in una casa monofamiliare in Germania

(foto AFP di John Macdougall

Orrore in una casa a Senzig (foto) nel Brandeburgo, un land dell’est della Germania che confina con Berlino: i corpi di 5 persone, un’intera famiglia (due adulti quarantenni e tre bambini di 4, 8 e 10 anni), sono stati trovati in un’abitazione monofamiliare. Una famiglia che pare fosse in quarantena per covid. L’indiscrezione non ha però avuto conferma dagli inquirenti, che in Germani  rispettano il più assoluto riserbo. Quello che si sa è che è stata aperta un’inchiesta per omicidio plurimo. Non sono noti per il momento altri dettagli che aiutino a capire la dinamica della vicenda.

“Sui cadaveri sono state rilevate ferite da taglio e da colpi di arma da fuoco”, ha fatto sapere comunque il procuratore Gernot Bantelon alla Bild. “È stata attivata la commissione omicidi, perché si indaga sull’ipotesi di un delitto”. Gli inquirenti hanno trascorso molte ore sul posto a mettere insieme reperti che possano spiegare nelle prossime ore o nei prossimi giorni qualcosa in più. Non è ancora affatto chiaro, ad esempio, se fra le vittime ci sia anche l’artefice del massacro o se il killer sia qualcuno arrivato da fuori. Oppure se siano state trovate le armi che hanno provocato le ferite mortali. Sul posto sono circolate voci, riportate dai media, sul fatto che la famiglia fosse confinata in casa perché in quarantena per il Covid. Ma anche questo dettaglio non è stato confermato.

La polizia è arrivata sul luogo subito dopo la segnalazione. Oltre ai rilievi nella casa, gli investigatori hanno ascoltato tutti i vicini della Birkenalle, la ‘strada delle betulle’: uno degli angoli più belli del paesaggio brandeburghese, fra laghi, campi e radure, in un distretto, quello di Dehme Spreewald, che conta 40 mila abitanti.

La tragedia ha ovviamente sconvolto la piccola comunità locale, che si è chiusa nel silenzio. Anche se molte persone si sono raccolte attorno all’edificio. Una donna, che in serata ha portato una candela davanti alla casa, ai giornalisti che hanno chiesto se conoscesse le vittime si è limitata a dire: “Questo è un paese, ci conosciamo tutti”.

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