Un uomo di 40 anni indagato per l’uccisione di Soumayla Sacko, il giovane immigrato del Mali. Non sarebbe razzismo

Sacko Soumali, di 29 anni, il migrante maliano ucciso a San Calogero, Vibo Valentia, 3 giugno 2018. ANSA/MICHELE ALBANESE

C’è una svolta nelle indagini sull’omicidio di Soumayla Sacko, il 29enne del Mali ucciso a colpi di fucile sabato sera a San Calogero in provincia di Vibo Valentia. Un uomo di circa 40 anni, italiano, che abita a San Calogero è indagato per il delitto. I carabinieri della Compagnia di Tropea e della Stazione di San Calogero gli hanno notificato un “avviso della persona indagata” e contestuale “notifica di accertamenti tecnici non ripetibili” emesso dalla Procura della Repubblica di Vibo Valentia.

Sulla sua identità viene mantenuto uno stretto riserbo. Da fonti vicine alle indagini si è appreso solo che allo stato non risulta un movente xenofobo o legato alla ‘ndrangheta. Oggi c’è stato il conferimento dell’incarico per l’autopsia sul corpo di Soumayla affidato al medico legale Katiuscia Bisogna. E proprio per consentire all’indagato di nominare propri periti è stato emesso l’avviso. L’uomo, secondo quanto si è appreso, dovrebbe essere sottoposto allo stub, l’esame per accertare la presenza di residui da sparo su mani e vestiti.

Commenta per primo

Lascia un commento