Un suggerimento a Matteo Salvini: si faccia aiutare dalla casalinga di Voghera

di SERGIO SIMEONE* – Ultimamente Matteo Salvini è stato preso in cura dall’ex presidente del Senato Marcello Pera, che sta cercando di dirozzarlo somministrandogli lezioni su Karl Popper ed invitandolo a non frequentare più le cattive compagnie come Orban e Marine Le Pen. Il discepolo però ha cominciato subito a dare segni di insofferenza come un posseduto dal demonio preso in cura da un esorcista.

Secondo il mio parere l’obiettivo di Marcello Pera non poteva non fallire: è stato come prendere un ragazzo che ha appena conseguito la licenza elementare ed iscriverlo direttamente all’Università. In questi casi è preferibile invece usare un po’ di gradualismo.

Io avrei scelto, tanto per cominciare, di ingaggiare come spin doctor una casalinga di Voghera,  quella che nel linguaggio giornalistico è divenuta il prototipo di persona modesta ma dotata di buon senso. Una capace di fare le quattro operazioni, anche  senza la calcolatrice. Perché, viste le ultime uscite di Salvini, di questo ha bisogno il nostro capitano.

Che cosa ha detto Salvini? Dopo aver esultato perché il governo ha spostato il termine del pagamento delle cartelle esattoriali, ha aggiunto che questo non basta perché ci vuole un condono tombale. Secondo il leader leghista, dunque, lo Stato dovrebbe rinunciare all’introito delle tasse. E poiché Salvini è persona troppo giusta e mai si sognerebbe di creare sperequazioni tra cittadini avrà certamente previsto che occorrerà rimborsare le tasse a quelli che le hanno già regolarmente pagate.

E adesso attenzione. Salvini è quello stesso che ha detto che non bisogna accettare i soldi che vengono dall’Europa perché il MES comporta un controllo  sul modo in cui noi utilizzeremo i finanziamenti ed il recovery fund è una grossa fregatura.

Ed ancora attenzione. Salvini è sempre quello stesso che, dopo aver auspicato che lo Stato non riceva soldi né dai contribuenti né dall’Europa, si lamenta un giorno sì e l’altro pure perché lo Stato spende poco per sostenere  tante categorie  in questo momento di crisi e impiega poche risorse per rafforzare il sistema sanitario e per far funzionare in maniera adeguata le scuole e potenziare i trasporti.

Ed allora vedete quanto sarebbe utile l’aiuto della casalinga di Voghera che gli insegni a fare almeno addizioni e sottrazioni (per le moltiplicazioni e le divisioni è preferibile rinviare per non sottoporre il cervello del nostro ad uno sforzo eccessivo)? Altro che le discettazioni di Pera sul liberalismo ed altre astruserie filosofiche.

*Sergio Simeone, docente di Sotria e Filosofia, è stato dirigente del sindacato Scuola della Cgil

 

Commenta per primo

Lascia un commento