Chi avesse ancora dei dubbi, persino dopo il disastro del referendum istituzionale catastroficamente perduto e dopo l’ultima tornata di elezioni amministrative, sulle capacità di rottamatore di Matteo Renzi dovrà ricredersi. Aver indotto il presidente del Senato, Pietro Grasso, a prendere la grave decisione di dimettersi dal gruppo del Pd come reazione alla approvazione, a colpi di voti di fiducia sul governo, di una legge elettorale che toglie agli elettori il diritto di scegliere i parlamentari e addirittura introduce un meccanismo di coalizioni tale da deformare persino la destinazione del voto al candidato prescelto, è un autentico capolavoro: la rottamazione del Pd ad opera del segretario del Pd. Altro che patto del Nazareno con Berlusconi! Quello che è stato servito a Berlusconi è il piatto del Nazareno. Nessun avversario sarebbe stato capace di concepire una rottamazione di tale… portata.
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