Un morto nella rivolta dei cowboy in Oregon: arrestato il capo

Ammon Bundy sits at a desk he's using at the Malheur National Wildlife Refuge in Oregon on Friday, Jan. 22, 2016. Bundy is the leader of an armed group occupying a national wildlife refuge to protest federal land policies. The leader of an armed group occupying the refuge met briefly with a federal agent Friday, but left because the agent wouldn't talk with him in front of the media. (ANSA/AP Photo/Keith Ridler)
 (ANSA/AP Photo/Keith Ridler)

La rivolta dei cowboy in Oregon va avanti da settimane. E alla fine c’è scappata la sparatoria. E anche un morto. Arrestato il leader della protesta Ammon Bundy, insieme a sei membri della milizia armata che dal 2 gennaio occupa il Malheur National Wildlife Refuge, un ufficio federale all’interno di una remota riserva naturale. Tutto è successo ad un posto di blocco della polizia, durante il quale sono stati esplosi alcuni colpi di arma da fuoco. Un uomo disarmato – ha affermato la polizia – è rimasto ucciso. Ma non è ancora chiara la dinamica dell’accaduto, né l’identità della vittima. Ora il timore è che la protesta possa degenerare.

La protesta dei rancher contro il governo federale va avanti da tempo: dall’Oregon al Nevada accusano Washington di vietare gli allevatori di pascolare il proprio bestiame all’interno delle terre federali o di cacciare all’interno delle riserve naturali. Capo carismatico della rivolta è Clive Bundy, un allevatore del Nevada. In Oregon a guidare la protesta i suoi figli, che hanno fondato il gruppo chiamato Citizens for Constitutional Freedom.

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