Oggi, venerdì 16 febbraio, è l’ultimo giorno consentito dalla legge per la pubblicazione dei sondaggi sull’orientamento dell’elettorato per le elezioni politiche del 4 marzo. Ed ecco l’esito della indagine condotta da Emg Acqua di Masia per La7. Le ultime vicende politiche che hanno riguardato il M5s (per gli 8 parlamentari che non hanno completato i versamenti volontari al Fondo per le piccole imprese) e quelle giudiziarie che hanno riguardato Fd’I nel centrodestra, e il Pd nel centrosinistra, non hanno fatto registrare spostamenti significativi.
Ed ecco dunque i dati in dettaglio:
COALIZIONE DI CENTRODESTRA 37,5 così ripartito: Forza Italia 16%, Lega 14,2%, Fratelli d’Italia 4,6%, Noi con l’Italia 2,7%.
COALIZIONE DI CENTROSINISTRA 27,9% così ripartito: PD 22,7%, +Europa di Emma Bonino 2,2%, Insieme 1,6%, Civica della Lorenzin 1,0, Svp 0,4%
MOVIMENTO 5 STELLE 27,1.
LIBERI E UGUALI 5,4%
Gli indecisi sono ancora al 13,3%, gli astenuti al 32%, le schede biance al 2%.
GLI ALTRI SONDAGGI
Più o meno sulla stessa linea si muovono anche i sondaggi di altri istituti demoscopici. Ecco una carrellata:
Secondo Ipsos per il Corriere della Sera, al Centrosinistra andrebbe il 27,9% dei consensi, al Centrodestra il 35,6%, M5s si attesterebbe al 28,6%, e gli indecisi ammonterebbero al 33,8%.
Per Swg, il Centrodestra si attesterebbe tra 34,2 e 36,2%, il Centrosinistra tra 27,6 e 29,6%, M5s tra 27,3 e 29,3.
Demos per Repubblica vede un ulteriore calo del Pd e il centrodestra fermo al 35%.
Per Ixe sono in discesa Pd e Lega, rispettivamente al 21,5% e al 10,8% mentre sale Forza Italia, al 18% rispetto al 17,3% della scorsa settimana.
Quanto alla fiducia personale nei leader politici, secondo l’ultimo sondaggio Ixe per Huffpost, in testa c’è Gentiloni con il 35%, seguito dalla Bonino col 32% e Di Maio con il 28%.
IPOTESI SUI SEGGI. La sciagurata legge elettorale imposta alle Camere dal Pd con l’aiuto delle destre e con il ricorso al ricatto del voto di fiducia al governo, non consente di fare proiezioni valide per la composizione delle Camere. In particolare molto dipende dalle percentuali che otterranno le formazioni minori delle coalizioni: se esse non raggiungono almeno l’1% dei voti, questi andranno dispersi; se invece ottengono una percentuale oscillante tra l’1% e il 3% i loro voti verranno convogliati quasi tutti sulla formazione principale della coalizione stessa; avranno una rappresentanza parlamentare proporzionale solo se supereranno il 3%.
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