EVENTI/ Tutti pronti! “Attraversamenti Multipli” sta per cominciare

di FEDERICO BETTA – 

Abbiamo già presentato il festival multidisciplinare Attraversamenti Multipli con un articolo su questa testata che trovate qui: https://goo.gl/JByLZu.

A pochi giorni dall’inizio della manifestazione, che – ricordiamo – inizierà il 15 settembre all’isola pedonale di Largo Spartaco a Roma, abbiamo incontrato la direzione artistica del festival formata da Alessandra Ferraro e Pako Graziani* che hanno dettagliatamente risposto ad alcune nostre domane.

Chi è Margine Operativo? 

«Margine Operativo è un progetto/gruppo artistico multidisciplinare. I suoi campi d’azione sono il teatro, le arti performative e il video. Fin dall’inizio del suo percorso ha avuto una natura poliforme e meticcia che lo ha portato ad agire su più fronti della creazione artistica contemporanea: dalla produzione di spettacoli teatrali e di formati performativi in bilico tra diversi codici artistici, alla ricerca sul linguaggio video che spazia dalla realizzazione di documentari ai format televisivi, dai remix di film ai live set visuali.

Se siete interessati a conoscere maggiormente il nostro percorso, vi segnaliamo che in autunno uscirà il libro “I teatri di Margine Operativo” a cura da Andrea Pocosgnich, per  Editoria & Spettacolo nella collana Spaesamenti curata da Paolo Ruffini, un libro dedicato al nostro percorso attraverso le arti sceniche contemporanee. Margine Operativo, fin dall’inizio del suo percorso, ha intrecciato la produzione di spettacoli con la creazione / costruzione di eventi artistici e progetti. Abbiamo sempre amato confrontarci con altri artisti, costruire organismi artistici “multipli”, confrontarci con lo spazio della città e con pubblici traversali».

Che cos’è “Attraversamenti Multipli”?

«Da queste linee già presenti nel nostro percorso e dal desiderio di creare un movimento concreto di azioni artistiche in luoghi di “vita” capaci di confrontarsi con lo spazio urbano, nasce nel 2001 Attraversamenti Multipli.  Attraversamenti Multipli è un festival crossdisciplinare che ama muoversi sulle linee di confine tra differenti codici artistici – teatro / danza / video / musica / performing art –  e nelle zone di prossimità tra arte e vita.  Il nome del festival racchiude al suo interno i fulcri intorno a cui ruota dal 2001  l’attraversamento tra differenti linguaggi artistici del contemporaneo e l’attraversamento / relazione con diversi spazi / comunità.

In questa edizione, che è la diciottesima, Attraversamenti Multipli propone di attraversare i confini: i confini tra culture diverse, i confini tra generi artistici, i confini tra spettatore e azione artistica.

La “parola d’ordine / slogan” intorno a cui ruota questa edizione è #sconfinamenti. Il festival si svolge dal 15 al 29 settembre, nel quartiere romano del Quadraro, e in due paesi della provincia di Viterbo: a Calcata il 6 e a Faleria il 7 ottobre. Questa edizione si inserisce all’ interno di una progettualità triennale che prosegue il percorso artistico che da sempre contraddistingue il festival: l’attenzione per la scena artistica nazionale, le location inconsuete, la crossdisciplinarietà».

Che cosa significa fare cultura oggi a Roma nei circuiti non proprio main stream?

«Secondo noi sia a Roma, sia a livello nazionale e internazionale, il confine tra culture  indipendenti e culture main stream è sempre più labile. E questo è avvenuto anche grazie alle tecnologie digitali e alla iperconnettività che hanno creato. Una connettività che rende possibile a tutti raccontare / mostrare il proprio percorso (basti pensare alle potenzialità dei social network). Un’iperconnettività che crea continui incontri / corti circuiti / meticciati tra culture diverse e tra culture main stream e indipendenti. Questa labilità dei confini tra le culture, che per noi è un fatto positivo oltre che un segno dell’epoca con cui ci confrontiamo, si riverbera anche nei circuiti in cui ci muoviamo e nel pubblico che incontriamo. Attraversamenti Multipli da sempre si è rivolto e ha intercettato pubblici molto diversi tra loro, da chi frequenta assiduamente la scena artistica del teatro e della danza contemporanea, a pubblici più “casuali” intercettati grazie agli eventi negli spazi urbani. Attraversamenti Multipli in questi anni ha sempre dialogato con spazi / comunità / culture /  istituzioni diversi e per noi il “fare cultura oggi” significa anche sperimentare combinazioni e sconfinamenti tra generi artistici, tra culture diverse».

Come selezionate i lavori da presentare al pubblico? Che pubblico vi aspettate quest’ anno?

«In ogni annualità scegliamo gli artisti da coinvolgere e insieme definiamo lo spettacolo o le performance da presentare, tenendo presente anche le location e gli spazi coinvolti dal festival. La scelta degli artisti avviene attraverso un percorso che possiamo definire “continuo” che dura un anno e che si sviluppa secondo diverse linee: frequentando in modo costante la scena delle arti sceniche contemporanea nazionale, prestando attenzione alle proposte che ci arrivano da parte degli artisti, e attraverso un lavoro di scouting rivolto alle creatività emergenti. Attraverso questo lungo processo andiamo a definire per ogni annualità gli artisti da coinvolgere, seguendo e intrecciando diverse traiettorie di scelta, ma sempre con l’obiettivo di costruire un festival come un opera d’arte multipla, capace di interagire con gli spazi / comunità / spettatori con cui entra in relazione.
Quest’anno ospitiamo 20 compagnie di artisti che intrecciano e espandono i linguaggi delle arti sceniche contemporanee creando opere innovative che forzano i generi, superano i confini ed esplorano nuovi territori. Gli artisti coinvolti nell’edizione 2018 sono: 

Ascanio Celestini, Roberto Latini / Fortebraccio Teatro, Balletto Civile, Mk , Collettivo Cinetico, Daniele Ninnarello, C&C Company, Valerio Sirna / Dom, Giselda Ranieri/Aldes, Alessandro Carboni, Collettivo D.A.B. – Dance Across Border, Salvo Lombardo / Chiasma,  Filippo Porro e Simone Zambelli, Francesco Capuano e Nicola Picardi, Nani Rossi, Boomerang Production, Margine Operativo, Kento & Dj Fuzzten, Veeblefetzer.

Anche quest’ anno una parte del festival è dedicata alla presentazione di performance site specific, create appositamente per il festival e per gli spazi in cui avvengono. Dal 2015 abbiamo “innestato” nel festival la dinamica delle brevi residenze artistiche, cercando di dare agli artisti l’opportunità di “abitare” gli spazi che poi li avrebbero visti in azione, durante il processo di costruzione o di adattamento di una performance. Dare ospitalità alla “processualità”, al percorso di costruzione è un aspetto che ci interessa rafforzare ed in forte connessione con la scelta di presentare performance con formati spaziali e temporali particolari. Per quanto riguarda il pubblico ci aspettiamo anche quest’anno di incontrare spettatori molto diversi tra loro per età, provenienza, culture: sia il pubblico che da anni ci segue e sia nuovi spettatori».

Quali risposte avete avuto negli anni scorsi dal pubblico e dalla critica? Che cosa vi aspettate da questa nuova edizione?

Attraversamenti Multipli arriva quest’ anno al suo diciottesimo anno di vita. In questo percorso abbiamo sempre avuto il sostegno del pubblico e dei network con cui collaboriamo per la realizzazione del festival. Attraversamenti Multipli continua il suo percorso anche grazie ai feedback positivi che abbiamo avuto dal pubblico e dalla critica: il dialogo e la relazione con gli spettatori per noi rappresentano uno stimolo continuo, la linfa vitale per continuare a costruire / creare ogni anno un nuovo viaggio.

Da Attraversamenti Multipli 2018 ci aspettiamo di sconfinare verso nuovi orizzonti». 

*Alessandra Ferraro e Pako Graziani / Margine Operativo 

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