TUTTI IN FERVENTE ATTESA DEL MIRACOLO DEL “MESSIA”

di STEFANO CLERICI – A sentire i commenti (a volte veri e propri peana) che opinionisti d’ogni genere ci propinano quotidianamente da giorni nei salotti televisivi, dovremmo ormai essere tutti convinti che Mario Draghi è il nuovo Messia; che Matteo Renzi è la Santa Vergine che lo ha messo al mondo, Sergio Mattarella lo Spirito Santo che lo ha concepito e Matteo Salvini il novello San Paolo folgorato sulla via di Damasco (o meglio, di Bruxelles).

Saremo forse uomini di poca fede, ma, storditi da così pungente profumo d’incenso, ci sentiamo un po’ nei panni di San Tommaso, il quale, prima di credere, volle infilare il dito nelle ferite inferte a Nostro Signore. Non è pregiudizio, è solo che non riusciamo a cancellare la nostra natura di homo sapiens, e abbiamo ancora voglia di usare l’intelletto prima di sposare senza se e senza ma la nuova religione di rito draghiano.

Dicono che un miracolo Messia-Draghi lo abbia già fatto: quello, appunto, di aver folgorato Salvini-San Paolo. Ma vorremmo esserne certi. Magari Salvini potrebbe scrivere qualche lettera agli europei, o agli immigrati, chiedendo perdono per i tanti peccati commessi quando non era stato ancora “toccato” dal Signore. E magari anche una lettera all’Agenzia delle Entrate per restituire, con ravvedimento operoso, quei 49 milioni di euro che aveva indebitamente intascato quando era ancora un “infedele”.

Dicono che Renzi sia la “mamma” del nuovo Messia.  Sarà, ma ce lo vediamo poco a star lì in disparte a guardare ammirato suo figlio che fa miracoli senza essere travolto dalla voglia di dargli consigli, se non ordini, e di minacciare di cacciarlo di casa se non ubbidisce. E non pensiamo che se un giorno suo figlio dovesse essere messo in croce, dai suoi occhi scenderebbero lacrime di vera pietà. Forse si preoccuperebbe solo di prenderne il posto.

Insomma, ci andremmo cauti prima di festeggiare il Natale di Messia-Draghi e la Pasqua di resurrezione del nostro paese. Saremo prontissimi a farlo quando vedremo il primo vero miracolo: la moltiplicazione dei vaccini e dei posti di lavoro.

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