Tumor Board Molecolari per fornire risposte ed indirizzi a supporto della Rete Oncologica Regionale

 In Italia ogni anno circa 270 mila cittadini sono colpiti dal cancro. Attualmente, il 50% dei malati riesce a guarire, con o senza conseguenze invalidanti. Dell’altro 50% una buona parte si cronicizza, riuscendo a vivere più a lungo. Ma ci sono però ancora problemi: dalla presa in carico del paziente alla revisione organizzativa, dall’accesso uniforme a terapie innovative ai problemi nutrizionali che moltissimi pazienti presentano. Il coordinamento tra Centri ‘Hub e Spoke’ e medicina territoriale, è fondamentale nei processi organizzativi/gestionali.

Per fare il punto sul tema, Motore Sanità ha organizzato una serie di webinar incentrati sul mondo dell’oncologia, realizzati grazie al contributo incondizionato di importanti case farmaceutiche.  L’ultimo è stato dedicato al tema « La medicina di precisione: un nuovo snodo chiave del percorso diagnostico-terapeutico».  

Rossana Berardi, Direttore Clinica Oncologica, Direttore Scuola di Specializzazione in Oncologia Medica, Direttore Centro di Riferimento Regionale di Genetica Oncologica, Ospedali Riuniti di Ancona, ha affermato: «A lungo in ambito oncologico ci siamo concentrati sulla patologia, raggiungendo risultati importanti anche con poche conoscenze specifiche dei processi biologici che sono alla base della malattia. Oggi sappiamo, invece, che non possiamo più pensare che esista “il” tumore ma tanti sono “i” tumori, e ogni persona presenta una malattia diversa con un’evoluzione differente. Siamo anche consapevoli del fatto che il nostro patrimonio genetico, unico per ciascuno di noi, interagisce in maniera altrettanto peculiare con l’ambiente circostante. Per questo dobbiamo guardare ad ogni paziente come un individuo “unico” e applicare una medicina di precisione che possa consentirci di ottenere i migliori risultati tenendo conto della genetica e dell’epigenetica, ovvero delle caratteristiche biologiche della malattia, delle caratteristiche cliniche del paziente, unendo le diverse discipline e competenze e quanto di meglio, in termini di tecnologia e terapia, provenga dalla ricerca. In altre parole, dobbiamo guardare a ogni paziente come già aveva suggerito Ippocrate nel Prognostico: cercando di capire cosa sia meglio per quella singola persona».

Franca Fagioli, Direttore ff Rete Oncologica Piemontese – Direttore SC Oncoematologia Pediatrica e Centro Trapianti – Presidio Ospedaliero Infantile Regina Margherita – AOU Città della Salute e della Scienza di Torino, a sua volta ha detto: «Il profondo cambiamento a cui stiamo assistendo nel campo dell’oncologia umana è principalmente dovuto ai progressi nell’ambito genetico e genomico. Il nuovo modello di “oncologia mutazionale” ha consolidato il principio ben noto di “medicina di precisione” con lo sviluppo di terapie a bersaglio molecolare sempre più efficaci. In questo nuovo scenario è fondamentale che la Rete Oncologica Piemonte Valle d’Aosta garantisca, nella pratica clinica, il mantenimento di appropriatezza, omogeneità e sostenibilità economica dei test genomici richiesti, nonché renda disponibili specifiche competenze scientifiche e cliniche per la scelta delle terapie mediche. La profilazione molecolare di campioni tumorali e l’espansione dei dataset di “big data” genomici renderanno infatti sempre più complessa l’interpretazione dei dati da parte dei clinici, facendo crescere il divario tra le conoscenze cliniche e le implicazioni della genomica nella cura del cancro. In tale contesto è fondamentale il ruolo dei Tumor Board Molecolari, all’interno dei quali operano differenti specialisti, che si pongono l’obiettivo di fornire risposte ed indirizzi a supporto della Rete Oncologica Regionale, sia in riferimento alla governance del sistema che sugli aspetti clinici, al fine di governare l’accesso ai nuovi approcci terapeutici secondo appropriatezza, garantire un’offerta di qualità alla rete, promuovere l’omogeneità nelle procedure sul territorio regionale, e definire un’organizzazione basata sull’equilibrio costo/efficacia, anche per la definizione di criteri per l’accesso all’innovazione in campo terapeutico-assistenziale».

 

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