Tromba d’aria su Venezia: 1 morto e 15 feriti. Ma il caldo (un po’ attenuato) continua

Tromba d'aria veneziaHa provocato una vittima e una quindicina di feriti, due dei quali gravi, la tromba d’aria che ha colpito l’area veneziana nel pomeriggio di oggi. Ancora non si conosce l’identità della vittima. L’incidente è avvenuto a San Bruson di Dolo (Venezia). La Protezione civile aveva lanciato l’allerta per temporali e vento forte al Nord e sull’Emilia Romagna. In particolare, l’avviso prevedeva sull’Emilia-Romagna, dal pomeriggio di oggi, un sensibile rinforzo dei venti fino a burrasca da Nord-Est e mareggiate lungo le coste esposte, oltre a precipitazioni a prevalente carattere di rovescio o temporale, anche di forte intensità, accompagnate da forti raffiche di vento e locali grandinate. Sulla base dei fenomeni previsti è stata valutata, per domani, criticità ‘arancione’ (secondo di tre livelli) sul Veneto nord-orientale per rischio idrogeologico localizzato e criticità ‘gialla’ (terzo livello) sull’Emilia-Romagna, sulle restanti aree del Veneto, ma anche sul reatino, sugli Appennini marchigiani e sull’Umbria orientale.

Due vittime per il grande caldo. Un colpo di calore è stato fatale a un uomo di 48 anni morto ad Albaredo d’Adige (Verona) mentre pescava sul fiume. Nel Cagliaritano un anziano è morto in spiaggia per un malore dovuto all’afa.  Intanto la calura  smorza i toni grazie alla coda di una perturbazione che attenuerà in parte l’anticiclone africano, dice il meteorologo di 3bmeteo.com Francesco Nucera, che aggiunge: “Si tratterà di una toccata e fuga di un po’ di aria fresca che avrà il merito di far scendere la calura che attanaglia l’Italia”.

Terna, record consumi elettrici a 56.883 MW. Con 56.883 megawatt l’Italia tocca il nuovo record assoluto dei consumi di elettricità. Lo comunica Terna, che ha rilevato il dato ieri alle 16. A spingere i consumi il caldo torrido. Il valore, registrato in una giornata con temperature massime più alte di oltre 5 gradi rispetto allo stesso periodo 2014, supera di 61 MW il precedente record 2007.

Giovedì refoli di aria fresca dilagheranno verso le regioni centro meridionali trascinando qualche temporale sulla dorsale specie adriatica, mentre non mancherà qualche fenomeno residuo al Nord tra pianure e Prealpi. I venti da Nord abbasseranno di qualche grado le temperature ed il tasso di umidità, di conseguenza il caldo sarà più sopportabile. Nel fine settimana tornerà l’alta pressione con sole e caldo in nuovo aumento, ma senza i picchi di calore degli ultimi giorni. Qualche temporale potrà invece interessare l’estremo Nord Est per il passaggio della coda di una perturbazione.

Su gran parte del Nord-Italia l’ultima notte ha assunto connotati pienamente tropicali. La massa d’aria calda di origine africana ha raggiunto il suo apice e su alcune città si sono eguagliati o addirittura superati i record di temperatura minima notturna.

E in fatto di afa non va meglio nel resto d’Europa. In Spagna battuti record calore, 46 gradi vicino Valencia. A Cordoba sono stati di nuovo toccati i 44 gradi, 43 a Granada, a Saragozza i 44,5, il livello più alto da quando è iniziata la serie statistica nel 1951. Temperature africane anche in Catalogna, con 43,1 gradi a Lleida e 41,3 a Girona. Pure a Madrid sono stati superati a 40 gradi.  Anche i Balcani boccheggiano, avvolti nella infuocata bolla di calore torrido che attanaglia l’intera Europa. Da giorni in Serbia, Bosnia-Erzegovina, Macedonia, Montenegro, Kosovo le temperature si mantengono al di sopra dei 35 gradi, con punte fino a 40. Moltiplicati i casi di malore e ricoveri in ospedale per asmatici e cardiopatici, mentre i consumi di energia elettrica, per climatizzatori e ventilatori in funzione al massimo, fanno registrare valori record. In base alle previsioni meteo, un primo refrigerio si avra’ dalla tarda serata di oggi e dalla notte, con l’arrivo di venti, nuvole e qualche temporale.

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