TRIS AZZURRO/ Italia sugli scudi: Uruguay steso 3-0 nell’amichevole di Nizza. Festa per De Rossi che festeggia con un gol un traguardo storico: supera il mito Zoff nelle presenze in Nazionale

di FABIO CAMILLACCI/ La Nazionale di “Ace” Ventura c’è: Uruguay battuto 3-0 nell’amichevole di Nizza. Un punteggio sicuramente un po’ troppo largo per quanto visto in campo, ma, gli azzurri si sono impegnati fino al termine meritandosi di portare a casa questo tris comunque importante per il ranking e un eventuale spareggio verso i Mondiali di Russia 2018. Inoltre, si conferma opzione credibile il modulo preferito dal commissario tecnico: il 4-2-4, a prescindere dalle scelte che verranno fatte il 2 settembre a Madrid contro la Spagna, gara determinante nel cammino che porta ai prossimi campionati del mondo. Il largo punteggio però non deve ingannare, soprattutto perchè l’Uruguay era privo di tre pedine importanti come Cavani, Suarez e Godin. Tre colonne della squadra sudamericana. Prossimo impegno azzurro domenica 11 giugno alla Dacia Arena di Udine contro il Liechtenstein per le qualificazioni a Russia 2018.

Riflettori puntati sui singoli. Insigne, in gran forma, alterna tiri a giro a tocchi di prima e lanci a tagliare il campo; l’intesa Belotti-Immobile è un punto fermo; Candreva è da tempo una colonna azzurra così come De Rossi e Marchisio. Purtroppo “il principino” della Juventus si fa male subito: guaio muscolare e spazio a Montolivo. Propositivo l’atalantino Spinazzola in questo suo inizio di avventura azzurra.

La gara di Nizza: l’avvio. Motivati a dovere, gli azzurri partono forte e dopo 7 minuti sono già in vantaggio: Belotti mette a terra un lancio lungo, Gimenez cerca di anticiparlo e manda il pallone alle spalle di Muslera con un esterno destro da antologia dell’autorete. Non sarà l’unica emozione del primo tempo: Belotti e Insigne hanno buone occasioni, Immobile chiede un rigore per un fallo di Coates e rimedia invece un giallo per proteste. Dall’altra parte, ordinaria amministrazione per Donnarumma, osservato da Buffon che siede in panchina. Gli juventini hanno il morale a terra dopo la pesante sconfitta contro il Real Madrid nella finalissima di Champions, ma ci sono: Bonucci e Barzagli formano la coppia centrale davanti a Gigio.

Nel secondo tempo girandola di sostituzioni. Ripresa senza Belotti, dentro Eder. I ritmi sono più bassi, la “Celeste” prende coraggio e sfrutta un calcio da fermo per segnare, ma il colpo di testa di Caceres viene considerato irregolare per fallo su Montolivo; restano molti dubbi. Poco prima, Bernardeschi aveva rilevato Candreva, poi è Insigne a lasciar spazio a El Shaarawy. Cambi che inizialmente non aiutano l’Italia a spingere. Ventura si arrabbia più di una volta e la strigliata serve. Spinazzola, tra i più desiderosi di mettersi in mostra, recapita sulla testa di Eder il pallone del raddoppio, ma la finalizzazione è imprecisa. Da sinistra arriva anche una bella iniziativa di El Shaarawy, Muslera deve superarsi in tuffo.

De Rossi supera Zoff. Eder si riscatta all’82’: Muslera si fa trovare fuori porta sul diagonale di Gabbiadini (appena subentrato a Immobile) e l’interista lo punisce deviando in porta con perfetta coordinazione: 2-0. Gli uomini di Tabarez si sfilacciano e così El Shaarawy prima della fine del match si procura un rigore che De Rossi trasforma. Una vera e propria ciliegina sulla torta per il capitano della Roma nel giorno in cui supera il monumento Dino Zoff come numero di presenze in maglia azzurra. Complimenti all’ormai ex “Capitan Futuro” romanista. Col ritiro di Francesco Totti, infatti,  De Rossi ora è il vero capitano dei giallorossi.

Commenta per primo

Lascia un commento