Transito sospeso e indagini in corso per l’incidente accaduto (per fortuna senza feriti tra i passeggeri) sulla linea ferroviaria ad alta velocità Roma-Napoli. Le possibili cause

Dopo l’incidente ferroviario avvenuto ieri  in galleria sulla linea ad alta velocità Roma-Napoli, per fortuna senza feriti tra i viaggiatori, costretti però a un lungo tratto a piedi sui binari per raggiungere un’uscita,  il traffico permane sospeso su quella linea ad alta velocità, ma anche sulla linea Roma – Pescara.

Pertanto – comunicano le FS – nei prossimi giorni i treni Alta Velocità sono instradati sui percorsi alternativi sulle linee convenzionali Roma-Napoli via Cassino e via Formi, con maggiori tempi di percorrenza rispettivamente di 90 e di 60 minuti. Inoltre i treni Alta Velocità instradati sul percorso alternativo via Formia non fermano a Napoli Afragola. Questo l’ultimo aggiornamento di Infomobilità di Trenitalia dopo l’incidente avvenuto ieri in una galleria della Capitale. “Sono ancora in corso interventi tecnici – prosegue Trenitalia -. Attivo il servizio navetta tra Napoli Afragola e Napoli Centrale. Alcuni treni effettuano la fermata a Roma Tiburtina anziché a Roma Termini. Alcuni treni InterCity effettuano la fermata di Campoleone.

Riepiloghiamo, alla luce dei successivi accertamenti, ciò che è accaduto ieri sera: il treno ad Alta Velocità in servizio sulla linea Torino-Napoli è andato ad urtare contro l’ingresso della galleria della Serenissima, a circa un chilometro dalla stazione Togliatti, nell’area est di Roma. Una dinamica su cui dovrà essere fatta chiarezza ma che da una prima ricostruzione ha interessato la locomotiva in coda al treno: la motrice ha “sviato” dai binari andandosi, di fatto, ad appoggiare sul muro della galleria e lasciando numerosi detriti sui binari. L’incidente, fortunatamente senza danni fisici ai passeggeri, è avvenuto pochi minuti dopo che il treno era ripartito dalla stazione Termini in direzione del capoluogo campano. L’urto si è verificato mentre il convoglio viaggiava a velocità ridotta, tutto si è consumato in pochi istanti. “Abbiamo sentito due piccole frenate – hanno raccontato i passeggeri-, poi abbiamo visto del fumo nei vagoni ed è saltata la luce e l’aria condizionata. Siamo rimasti per minuti, forse una ora, al buio“. A bordo del Frecciarossa 9311 erano presenti oltre duecento persone, tra le quali molti turisti che avevo scelto Napoli come meta per trascorrere il ponte del 2 giugno.

Tecnici al lavoro nei pressi della galleria Serenissima (foto Ansa di Massimo Percossi

Dopo l’urto è immediatamente scattato il protocollo di intervento.  Sul luogo sono arrivati numerosi mezzi dei vigili del fuoco, della polizia e della Municipale. I passeggeri sono stati messi in sicurezza e a piedi, in fila indiana e sul marciapiede interno alla galleria, hanno raggiunto la stazione Togliatti. “Abbiamo camminato al buio per circa un chilometro– ha raccontato una passeggera – Ci hanno fatto mettere in fila e abbiamo raggiunto la stazione. Tutto si è svolto in modo molto tranquillo, non ci sono stati momenti di tensione“. Ad attendere i passeggeri in stazione anche personale della Croce Rossa che ha distribuito acqua e prestato soccorso ai più anziani e ai bambini. Sul luogo dell’incidente è giunto anche il magistrato di turno della Procura capitolina che ha effettuato un sopralluogo. Le ulteriori indagini sono affidate alla Polfer.

Secondo una primissima ricostruzione fatta dai Vigili del Fuoco, il treno è entrato in galleria senza problemi; poi, per ragioni oggetto di indagini, si è verificato un ondeggiamento anomalo sugli  scambi presenti in quel tratto, e il locomotore di coda è andato a sbattere contro l’ingresso della galleria. “Non ci siamo resi conto subito di che cosa fosse successo – spiega una turista americana – ma quando abbiamo visto il fumo pensavamo a qualcosa di molto grave. Il buio e il caldo sotto quel tunnel me li ricorderò per un po’ di tempo“.

Come prevedibile i ritardi, nel corso della giornata, sono andati via via aumentando assestandosi tra i 60 e i 90 minuti. Folla in attesa alle stazioni di Firenze, Termini e di piazza Garibaldi a Napoli. Decine di treni sono stati instradati su percorsi alternativi per cercare di decongestionare e limitare disagi e ritardi.

Sull’accaduto sono state annunciate interrogazioni parlamentari.

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