Tra il M5s e il suo deputato Andrea Mura il dissidio finisce a carta bollata

 

Nella lettera di dimissioni Mura si difende e contrattacca. “Accuse ignominiose – scrive – basate su fatti inesistenti e su affermazioni da me mai pronunciate che nessuno ha mai voluto verificare: ho subito dei danni enormi e agirò in tutte le sedi per difendere la mia reputazione”. È il quinto capoverso, forse il più duro, della lettera del velista sardo al presidente della Camera Roberto Fico. Un riferimento anche al Movimento 5 stelle. “Sono stato espulso dal mio gruppo parlamentare senza essere nemmeno convocato – denuncia – senza poter replicare alle accuse infamanti che mi sono state rivolte”. Niente approdo al Gruppo misto: l’avventura politica appena cominciata è già finita. “Alla luce di tutto quello che è accaduto non ha alcun senso restare in questa aula senza poter incidere, senza poter portare avanti il progetto per cui sono stato eletto dai cittadini che mi hanno votato – sottolinea l’ex parlamentare sardo – Torno ad essere un cittadino comune come sono sempre stato, torno nel mio mondo, allo sport e al mare, dove ci sono i valori a cui mi sono sempre ispirato: l’impegno e il sacrificio e – da buon sardo – la parola data”. Una promessa: “continuerò le mie battaglie per la difesa del mare e dell’ambiente fuori dal Parlamento”.

Di Maio pronto a far causa a Mura per “danno d’immagine” – A quanto apprende l’Ansa, Luigi Di Maio, nel suo ruolo di capo politico del M5S, avrebbe dato mandato per avviare una causa verso Andrea Mura per “danno d’immagine” verso il Movimento in riferimento è alle regole previste dallo Statuto del Movimento 5 Stelle.

LO SQUALLORE NO! Alla luce di quanto riferiscono le cronache abbiamo l’impressione che il danno all’immagine del M5 rischia di provocarlo  il capo politico del Movimento perché, se è vero che Mura non è stato neppure ascoltato sulle accuse di assenteismo che gli sono state mosse saremmo in presenza della violazione delle più elementari regole non solo della democrazia politica ma anche di quelle dell’ultimo circolo della caccia dell’ultimo paesino della provincia partenopea.

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