L’Isis ha rivendicato l’attacco di ieri alla moschea sciita dell’Imam Zaman a Kabul in cui sono morte una quarantina di persone e altre decine sono rimaste ferite. Lo riferisce il quotidiano britannico Independent, citando un comunicato dello Stato Islamico.
L’attentato – si afferma nel comunicato – era diretto contro i “politeisti”, un termine con cui il gruppo fondamentalista definisce spregiativamente i musulmani sciiti. Poco dopo l’attacco a Kabul, un’altra esplosione ad una moschea sunnita della provincia di Ghor ha ucciso un’altra trentina di persone.
Alcune ore dopo, all’alba, i talebani afghani hanno sparato tre razzi che si sono schiantati nella ‘zona verde’ al centro di Kabul. Secondo i primi rilievi i razzi hanno colpito le aree di Wazir Akbar Khan e Shash Darak. Uno di essi ha centrato un muro esterno dell’ambasciata dell’Arabia Saudita, mentre un altro è caduto non lontano dal quartier generale della Nato. L’operazione è stata rivendicata dai talebani che hanno parlato di “molte vittime” in un attacco per cui tuttavia non esiste un bilancio ufficiale.
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