Tegola pesantissima sull’atletica azzurra in vista dell’Olimpiade di Rio 2016. Deferimento per ben 26 atleti. La Procura Antidoping della Nado-Italia chiede 2 anni di squalifica per “elusione, rifiuto e omissione di sottoporsi ai prelievi dei campioni biologici”. I provvedimenti sono stati decisi in seguito agli sviluppi dell’indagine Olimpia condotta dai Nas-Ros dei carabinieri di Trento, su mandato della procura di Bolzano. Indagine accompagnata dagli accertamenti della stessa Procura Antidoping. Chiesta, invece, l’archiviazione per “mancata reperibilità” ai controlli per 39 dei 65 tesserati Fidal che comparivano nell’inchiesta.
L’elenco dei 26 deferiti. Nella lista nera figurano: i triplisti Donato, Greco e Schembri, i maratoneti Lalli, Pertile e il campione europeo Daniele Meucci, l’ex astista Gibilisco (che si è ritirato da tempo dall’attività) e il lunghista Andrew Howe (nella foto Ansa-Gazzetta.it). L’elenco completo: Roberto Bertolini; Migidio Bourifa; Filippo Campioli; Simone Collio; Roberto Donati; Fabrizio Donato; Giovanni Faloci; Matteo Galvan; Giuseppe Gibilisco; Daniele Greco; Andrew Howe; Anna Incerti; Andrea Lalli; Stefano La Rosa; Claudio Licciardello; Daniele Meucci; Christian Obrist; Ruggero Pertile; Jacques Riparelli; Silvia Salis; Fabrizio Schembri; Daniele Secci; Daddour Slimani; Gianluca Tamberi; Marco Vistalli; Silvia Weissteiner.
I 39 “archiviati”. Tra i 39 atleti per i quali, invece, è stata chiesta l’archiviazione per “mancata reperibilità” ai controlli, troviamo, oltre a Simona La Mantia e Antonietta Di Martino, anche il marciatore Alex Schwazer il quale, dopo la positività conclamata, sta ora cercando uno sconto di squalifica per poter gareggiare ai prossimi Giochi.
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