TEMPI SUPPLEMENTARI 2.0/ Settebello da Dea e l’Atalanta avvicina la vetta. Il Napoli frena ancora. La “Lupa” azzanna il povero “Diavolo”: davanti a Totti brilla la stella di Zaniolo. Lazio corsara a Firenze con super Immobile. Toro, Mazzarri in bilico

di FABIO CAMILLACCI/ Calcio senza sosta. Va in archivio la 9° giornata di Serie A, ma, è già alle porte il turno infrasettimanale di campionato, il secondo stagionale. Intanto, settebello Atalanta: la Dea si getta alle spalle la rimonta subita una settimana fa a Roma contro la Lazio, e la cinquina rimediata martedi scorso a Manchester contro il City in Champions, rifilando un clamoroso 7-1 all’Udinese. Crivellata di gol dunque, quella che fino a oggi era la miglior difesa. Complice anche l’espulsione di Opoku al 32′ del primo tempo. In tal modo, l’Atalanta accorcia su Juventus (-3) e Inter (-2), e allunga sul Napoli (+3). Qualcuno già paragona i nerazzurri al Leicester di Ranieri che fu capace di vincere una storica Premier League. E’ ancora presto, ma, questa Atalanta può dire la sua anche in chiave lotta scudetto.

Frenata Napoli, riscossa capitolina. I partenopei non approfittano invece dei pareggi di Inter e Juve negli anticipi del sabato. La squadra di Ancelotti sbatte contro il muro alzato dalla Spal a Ferrara. Segna ancora il polacco Milik, pareggia lo sloveno Kurtic. Poi un grande Berisha e il palo, inchiodano il Napoli sull’1-1. Ribadiamo vecchi concetti: quest’anno la difesa degli azzurri balla troppo e l’attacco non è più spumeggiante come una volta. Ne approfittano Roma e Lazio che vincono e accorciano sul quarto posto occupato dal “Ciuccio”. I giallorossi, sempre incerottati e a corto di uomini, all’Olimpico battono 2-1 il derelitto Milan. Una grande prova di carattere quella romanista: una Roma sempre più “stradarola”, “testaccina” che lotta contro tutte le avversità, compresi i torti arbitrali subiti giovedi in Europa League contro il Borussia. Lotta e si rialza.

La “Lupa” azzanna il povero “Diavolo” davanti a Totti. Segna un Ediz Dzeko stoico e in versione “uomo mascherato”, pareggia Theo Hernandez, decide Zaniolo con un colpo da biliardo. Un colpo da biliardo che ci ha riportato indietro nel tempo, al 12 ottobre 1996: Roma-Milan 3-0, apre le marcature un colpo da biliardo di Francesco Totti che all’epoca aveva 20 anni proprio come Zaniolo. E proprio oggi il Capitano è tornato finalmente in tribuna a vedere la sua Roma: un passaggio di consegne con il talento nato a Massa che dopo il gol bacia il simbolo della AS Roma in segno d’amore? Anche in questo caso, come per l’Atalanta in lotta per lo scudetto, andiamoci piano. La pasta del campione Zaniolo ce l’ha tutta, ma, è ancora presto per paragonarlo a certi mostri sacri. Comunque, complimenti a mister Fonseca che è stato capace di costruire un gruppo tosto e unito nonostante i numerosi infortuni (nella foto a sinistra: Totti in tribuna con suo figlio Cristian. Nella foto in home page: Zaniolo bacia lo stemma della Roma dopo il gol).

Ciro lancia la Lazio a Firenze. Segna sempre lui: Immobile, ora capocannoniere del campionato con 10 reti. Alle sue spalle però avanza l’atalantino Muriel che con la tripletta rifilata oggi all’Udinese sale a quota 8. I biancocelesti in casa della Fiorentina fanno la partita e passano in vantaggio con l’ottimo Correa; pareggia Chiesa. A questo punto Simone Inzaghi e i suoi ragazzi vedono i fantasmi del passato, quelli dei tanti ribaltoni (Cluj, Spal, Celtic Glasgow). Stavolta però, la Lazio è brava a tenere bene il campo nonostante le fatiche europee del giovedi, e a colpire con Ciro Immobile in “zona Cesarini”. Un gol che scatena l’ira della Viola perchè l’azione è viziata da un evidente fallo su Sottil. Montella furioso negli spogliatoi. Siamo alle solite: a volte vengono annullati gol viziati da falli precedenti e a volte no. Una delle tante storture arbitrali in tempo di Var.

Il Bologna regala un sorriso a Mihajlovic, il Torino continua a stentare. Torna a vincere il Bologna del guerriero Miha: i felsinei al Dall’Ara battono 2-1 la Sampdoria di Claudio Ranieri, i blucerchiati restano fanalino di coda. Prima sconfitta per Ranieri da allenatore della Samp dopo lo 0-0 all’esordio contro la Roma. All’Olimpico di Torino, i granata falliscono nuovamente l’appuntamento con la vittoria; anzi rischiano di perdere ancora. Rimedia Zaza che ispirato da Belotti insacca per l’1-1 finale. Secondo i rumors torinesi però Mazzarri resta sulla graticola di Cairo. Come detto, archiviato il 9° turno, è già alle porte la 10° giornata: si comincia martedi con l’anticipo Parma-Verona, con gli scaligeri intenzionati a riscattare lo 0-1 subito venerdi scorso al Bentegodi contro il Sassuolo. Più che uno spezzatino, una maionese impazzita.

 

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