TEMPI SUPPLEMENTARI/ Serie A, gli anticipi: Milan vincente con Niang ma sempre pieno di spine, il Toro scopre Belotti

niangdi Fabio Camillacci/

Il destino non fa strani scherzi a Mihajlovic che anzi si rilancia proprio contro il suo passato. Il Milan al Meazza vince e convince nell’anticipo serale della 14° giornata di campionato: 4-1 contro una Sampdoria però troppo molle. “Aeroplanino” Montella fatica a decollare come tecnico dei blucerchiati (2 trasferte, 2 sconfitte da quando guida la Samp); certo, non è facile trasmettere un tipo di gioco moderno e spumeggiante a una squadra che negli ultimi anni è stata allenata da trainer che lavorano di più sulla fase divensiva. Allenatori per i quali vale il motto “primo, non prenderle” come lo stesso Miha e Zenga, fresco di esonero per le bizze di patron Ferrero e dei tifosi della Samp. Montella pertanto ha bisogno di tempo, anche perchè non è mai facile prendere una squadra in corsa; una squadra che oltretutto non è stata costruita dall’ex tecnico della Fiorentina. Una squadra che poi non ha certo una rosa eccelsa, ma, Montella ha dimostrato di saper fare bene anche a Catania e quindi pensiamo che saprà farsi apprezzare anche nella sua Genova, una città che lo ha tanto amato quando indossava la maglia numero 9 blucerchiata. L’Aeroplanino mimato dopo ogni rete, spiccò il volo proprio a Marassi.

Sinisa supera un altro esame in rossonero. Siamo onesti, la filosofia calcistica di mister Mihajlovic non piace a Berlusconi da sempre amante del calcio champagne, del calcio spettacolo. La domanda a questo punto nasce spontanea, direbbe qualcuno: “Caro Cavaliere, come gioca Sinisa lo sanno tutti e da tempo, allora perchè ha puntato su di lui dopo i fallimenti Seedorf e Inzaghi?”. L’ennesimo abbaglio preso da Berlusconi e dal suo “cerchio magico” rossonero. Sorvoliamo sui tanti errori di mercato e i tanti soldi spesi male in estate; ma, sottolineiamo che i problemi sono cominciati quando in società sono aumentati i galli canterini. Troppi. Galliani non azzecca più un acquisto da tempo e Barbara B. è entrata nell’organigramma del club muovendosi come un elefante in una cristalleria. La bellissima Barbara ci perdonerà, il paragone con l’elefante è solo una metafora per rendere l’idea. In tutto questo, Mihajlovic finisce continuamente sotto esame. Si salva soltanto quando nonostante l’assenza di gioco arrivano i risultati. Stasera invece si sono visti anche sprazzi di bel gioco che hanno prodotto le reti di Bonaventura, Niang (doppietta, primo gol su rigore e assist: uomo partita e valore aggiunto ritrovato) e Luiz Adriano. Il golletto sampdoriano di Eder arriva solo su rigore (generoso) in chiusura di partita sul 4-0 Milan e serve solo all’attaccante “oriundo” dell’ItalConte per raggiungere momentaneamente Higuain in vetta alla classifica cannonieri con 10 centri.

Le spine di Miha. Tornando a Mihajlovic, ora il ciclo-ultimatum per il tecnico serbo prosegue: le prossime 3 gare ci diranno se Sinisa mangerà il panettone a Milano o meno. Siamo comunque convinti che anche se andasse male, Miha si delizierà con lo straordinario panettone meneghino: quello autentico, l’originale. Berlusconi infatti come detto ha già a libro paga 2 ex allenatori, costerebbe troppo aggiungerne un terzo e pagarne un quarto da mettere in panchina. Soprattutto alla luce delle bizze di Mister Bee; l’accordo economico-finanziario col broker thailandese si allontana sempre di più. Tutto quello che abbiamo scritto è racchiuso nel gelo mostrato dal Cav in occasione della visita di venerdi a Milanello. Un Cavaliere sempre più concentrato sulla politica e sempre più stanco di come vanno le cose in casa Milan (nella foto LaPresse-Gazzetta.it: l’esultanza di Niang, il migliore in campo). Intanto, in attesa delle partite di domani, il Milan scavalca Juventus e Sassuolo ed è quinto, con la possibilità di recuperare terreno sulle 4 che lo precedono in classifica.

Il primo anticipo del sabato nel segno del Toro. Seconda vittoria consecutiva per la compagine di Ventura che all’Olimpico di Torino liquida 2-0 il Bologna di Roberto Donadoni: primo stop per l’ex tecnico del Parma sulla panchina dei felsinei. Nelle precedenti 3 uscite aveva inanellato 2 successi (uno esterno) e un pareggio prestigioso contro la Roma, anche se quella volta (sabato scorso) si giocò più a pallanuoto che a pallone. Primo gol stagionale per il 21enne bomber Andrea Belotti, una promessa del nostro calcio. Ma, i rossoblù protestano perchè l’attaccante in occasione del gol del vantaggio, si aiuta con un braccio per controllare la sfera e segnare. Comunque, un gol da punta di razza a conferma delle doti tecniche e fisiche dell’ex Palermo che ricorda molto il primo Bobo Vieri. Nei minuti di recupero arrotonda Vives che trova la via della rete da posizione impossibile: praticamente dalla linea di fondo dopo aver saltato il portiere Mirante in uscita. Un gol che ricorda molto quello segnato da Ravanelli nella finale di Champions League 1996 Juventus-Ajax (era il momentaneo vantaggio, pareggiò Litmanen, poi i bianconeri trionfarono ai rigori). Il Toro dunque sembra proprio essersi ripreso dallo scherzetto subito nel derby di Halloween: rete decisiva dello juventino Cuadrado all’ultimo secondo. E col successo di oggi il Torino aggancia momentaneamente i cugini al 6° posto a quota 21 punti. La Vecchia Signora è di scena domani in casa del Palermo. A proposito, prepariamoci a un lungo “spezzatino”: per il big-match di questo turno, l’attesissima sfida scudetto Napoli-Inter (prima contro seconda), dovremo aspettare fino alle 21 di lunedi. Un “Monday Night” di lusso in stile Premier League.

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