TEMPI SUPPLEMENTARI/ “Pazza Inter”, stavolta nel male: clamorosa caduta interna per i nerazzurri di Conte e addio sogni di gloria. L’Atalanta vince ancora e si porta a un punto dal terzo posto. Insigne affonda la Roma. Nota lieta al San Paolo: riecco Nicolò Zaniolo

di FABIO CAMILLACCI/ E’ andata in archivio anche la 30° giornata di questo finale di campionato compresso in poco più di un mese. Spiccano due notizie: la vittoria del Napoli che aggancia al quinto posto i giallorossi di Fonseca in caduta libera, ma, soprattutto la sconfitta interna dell’Inter contro il Bologna. Partiamo dal San Paolo: il 2-1 finale lo firma Insigne con un gol capolavoro, il tiro a giro: il suo marchio di fabbrica.

Il portiere Pau Lopez salva in più occasioni i suoi ma non può nulla, prima sul tiro ravvicinato di Callejon, poi sulla perla di Lorenzo in versione “il Magnifico”. Di Mkhitarian il gol del momentaneo pareggio romanista. Bello l’acuto dell’armeno. La compagine di Gattuso conferma l’ottimo momento di forma dimostrando che la battuta d’arresto di Bergamo è stato solo un incidente di percorso favorito da episodi sfavorevoli.

Disastro giallorosso. La Roma a Fuorigrotta gioca meglio rispetto all’inguardabile prestazione fornita contro l’Udinese giovedi scorso (non ci voleva molto), ma si conferma in crisi fisica e mentale. Quella di Fonseca, da inizio 2020, è diventata una squadra timida, senza personalità. Lo stucchevole possesso palla sfocia raramente in verticalizzazioni e accelerazioni pericolose; oltretutto, il tipo di gioco e i troppi errori favoriscono continuamente le ripartenze letali degli avversari. Quella romanista è tra le peggiori difese della Serie A con ben 42 gol al passivo.

Adesso, dopo tre sconfitte consecutive, la Roma deve lottare per conservare almeno la posizione che porta direttamente alla fase a gironi della prossima Europa League senza passare dai preliminari. L’avversario più pericoloso in tal senso è il Milan, staccato di soli due punti. Ricordiamo infatti che il Napoli avendo vinto la Coppa Italia è già sicuro della qualificazione ai gironi dell’ex Coppa Uefa. Unica nota positiva in casa Roma, il ritorno in campo di Zaniolo.

Bentornato Nicolò. Quasi sei mesi dopo il grave infortunio al ginocchio riecco Zaniolo: nuovo look biondo “mechato” per il centrocampista della Roma e della Nazionale. Il 12 gennaio si era rotto il legamento crociato all’Olimpico contro la Juventus al termine di un’azione personale straordinaria, oggi il talento giallorosso è entrato nella ripresa nella sfida del San Paolo. Quasi mezzora di gioco per lui. Zaniolo non è riuscito a evitare la sconfitta ma ha mostrato comunque una discreta tenuta fisica, serve tempo per tornare il devastante calciatore ammirato fino al grave infortunio. Non bisogna forzare.

Harakiri Inter al Meazza: Lautaro tradisce Conte sbagliando il rigore del potenziale 2-0, rimonta show del Bologna in versione “baby”. I nerazzurri non la chiudono e la squadra di Mihajlovic li punisce nel finale vincendo per 2-1. Un espulso per parte: prima Soriano, poi Bastoni. Altro che rimontona scudetto, altro che operazione sorpasso sulla Lazio, l’Inter deve difendere il terzo posto dall’assalto della scatenata Atalanta, ora a una sola lunghezza da Lukaku e compagni dopo il colpo corsaro a Cagliari (quarto successo di fila per gli orobici). Tra i felsinei di Miha, sugli scudi i giovani attaccanti gambiani Juwara e Barrow.

Le altre partite. Seconda boccata d’ossigeno consecutiva per la Sampdoria in chiave salvezza, 3-0 alla Spal che torna ultimo in classifica perchè il Brescia batte 2-0 il Verona. Come la Samp, respira anche la Fiorentina vincendo 2-1 a Parma. Prezioso 2-2 e punto salvezza a Udine per il Genoa che stacca di 2 punti il Lecce terzultimo in classifica e a oggi in B con Brescia e Spal. Ora lunedi di riposo, da martedi si torna in campo con due interessanti sfide che potrebbero dire molto un po’ su tutti i fronti: Lecce-Lazio e Milan-Juventus.

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