TEMPI SUPPLEMENTARI/ “Monday Night”, l’Inter blinda la Champions e attende Antonio Conte. Luciano Spalletti al capolinea. San Siro fischia Icardi e applaude Pellissier che lascia il calcio a 40 anni. Il Bologna vede la salvezza e inguaia il Parma

di FABIO CAMILLACCI/ L’Inter completa l’inversione di tendenza in una corsa all’Europa fin qui “ciapa no”. Dopo Atalanta, Lazio, Milan, Torino e Roma, vince anche la squadra di Luciano Spalletti. Come scrivemmo tempo fa su Altroquotidiano, il tecnico di Certaldo a fine stagione verrà sollevato dall’incarico per far posto ad Antonio Conte. Al Meazza per il “Monday Night” del 36° turno, i nerazzurri fanno il minimo sindacale contro il Chievo e si riprendono il terzo posto. Finisce 2-0: apre Politano, chiude Perisic. In attacco, Lautaro gioca 10 minuti, Icardi i primi 80, combinando poco e beccandosi i fischi della Curva Nord, e non solo. Ennesimo segnale di un rapporto giunto ai titoli di coda tra Maurito e gli interisti. Colpa degli “interismi” di Wanda Nara. Nonostante la sconfitta, festeggia il clivense Sergio Pellissier che a 40 anni al termine della stagione appenderà gli scarpini al chiodo. Alla fine della partita infatti si segnala un uomo in mutande che gira per il campo, no, non è un folle, ma l’attaccante che aveva donato tutti i suoi indumenti a un pubblico milanese che ne onora l’ultimo passaggio a San Siro. Le cose belle del calcio. Decisamente meno belli i cori anti-napoletani con cui la Nord scalda la partita della prossima settimana al San Paolo. Cori razzisti che potrebbero costare la chiusura del settore per l’ultima di campionato contro l’Empoli. Conti alla mano, con un’altra vittoria, Inter sicura della Champions.

L’altro posticipo del lunedi: il Bologna vede la salvezza. I felsinei al Dall’Ara si prendono il derby emiliano battendo 4-1 il Parma e si mettono praticamente in salvo portandosi a +5 sull’Empoli terzultimo. I rossoblù raggiungono in tal modo la derelitta Fiorentina a quota 40; sesta vittoria consecutiva in casa con Miha in panchina. Mentre per D’Aversa e i suoi l’incubo retrocessione non si allontana, anzi si rafforza visto che l’Empoli adesso è solo 3 punti sotto. E pensare che dopo la prima parte della stagione il Parma era a ridosso della zona Europa League. Poi il blackout: una sola vittoria nelle ultime 16 giornate. Segnaliamo nel Bologna il debutto in A del 19enne difensore Gabriele Corbo, primo millennial dei rossoblù. In bocca al lupo.

Le partite di sabato e domenica

Florenzi alla Totti e la Roma batte la Juventus campione d’Italia. Dal “ciapa no” all’en plein, le squadre impegnate nella corsa all’Europa vincono tutte. Salvezza: l’Empoli punta il Genoa e spaventa le altre

di FABIO CAMILLACCI/ A 180 minuti dal termine di questo campionato, possiamo dire con certezza che quel pathos mai esistito per la lotta scudetto a causa della Juventus di Cristiano Ronaldo sempre più padrona, lo vivremo fino all’ultimo secondo della stagione per corsa all’Europa e lotta salvezza. Intanto, in attesa di Inter-Chievo di lunedi sera, la 36° giornata nella zona Champions e Uefa ha derogato dal trend “ciapa no”. Hanno vinto tutte. Ha aperto le danze sabato la sempre più bella e vincente Atalanta del Gasp, inguaiando il Genoa di Prandelli che ora rischia la Serie B. Il giocattolo bergamasco, momentaneamente al terzo posto in classifica, sfiora la perfezione: tranne qualche eccezione, non esistono titolari veri, sono tutti intercambiabili e tutti vanno in gol. Un meccanismo perfetto. Non a caso contro i grifoni, il 2-1 lo firmano: il giovane gambiano Barrow recentemente finito un po’ in disparte, e Castagne, difensore belga di 23 anni, una delle colonne portanti di questa Dea.

Gli acuti di Lazio, Milan e Torino. Vincono negli anticipi del sabato anche biancocelesti e rossoneri. Laziali corsari a Cagliari nonostante la testa della squadra di Inzaghi sia già proiettata alla finale di Coppa Italia in programma mercoledi prossimo. Colpo esterno anche per il Milan: 1-0 a Firenze contro una Fiorentina diventata orribile dopo l’addio di Pioli e il ritorno di Montella in panchina. Guardando la classifica, senza i punti fatti fino a febbraio la Viola adesso sarebbe in piena zona retrocessione. E paradossalmente, con 40 punti a due giornate dal termine, il club gigliato non può considerarsi aritmeticamente salvo. Vittoria di domenica all’ora di pranzo invece per il tenace Torino di Mazzarri. Cuore Toro e Sassuolo ribaltato con una splendida doppietta di un ritrovato Belotti: fantastica la rovesciata con cui il Gallo cancella il rigore sbagliato. Dall’1-2 emiliano al 3-2 granata finale: questo Torino non molla mai.

Il posticipo domenicale premia la Roma. Mirante para, Florenzi e Dzeko segnano e i giallorossi all’Olimpico battono per 2-0 la Juventus che domina per 45 minuti e viene fermata solo dalle prodigiose parate di Antonio Mirante da Castellamare di Stabia, scuola Juve: alla soglia dei 36 anni, l’ex portiere di Sampdoria, Parma e Bologna rimane una sicurezza. Le due reti nel finale condannano i bianconeri, senza vittorie da 3 gare, cioè da quando si sono laureati campioni d’Italia per l’ottava volta di fila. Nel primo tempo sul bloc notes anche una traversa di Pellegrini, e un palo di Dybala dopo l’ennesima deviazione di Mirante. Capitan Florenzi prima litiga con Cristiano Ronaldo che lo sfotte per la sua altezza, poi va a segnare all’ex compagno di squadra Szczęsny con un cucchiaio in versione Totti style (nella foto in home page: Florenzi si arrampica in Curva Sud per festeggiare con i tifosi dopo il gol). Raddoppia Dzeko: 87° gol in maglia giallorossa per il bosniaco che sale al 7° posto della classifica di tutti i tempi agganciando Abel Balbo. Una vittoria sofferta, voluta, festeggiata alla fine con tutto il cuore. Una vittoria che tiene accesa la fiammella Champions e lascia intatte le opportunità per andare almeno in Europa League. Una cosa è certa, l’aggiustatore Ranieri ha aggiustato una Roma che era a pezzi e rischiava di finire come la Fiorentina. Insomma, la Roma barcolla ma non molla e il merito è tutto di Sir Claudio.

S’infiamma la lotta per non retrocedere. Seconda vittoria consecutiva per l’Empoli che dopo la Viola stende anche la Samp a domicilio grazie a un rigenerato Farias, 29enne attaccante brasiliano talentuoso ma discontinuo. Tra i blucerchiati che non hanno più niente da chiedere al campionato, ride soltanto Quagliarella che dal dischetto sigla il 26° centro stagionale consolidando il primato in classifica marcatori visto che Zapata, CR7 e Piatek non hanno segnato. Adesso l’Empoli è sempre terzultimo ma a un solo punto dal Genoa. L’Udinese lascia ai rossoblu liguri il quartultimo posto vincendo per 3-1 a Frosinone. Friulani trascinati da Okaka, attaccante nato 29 anni fa a Castiglione del Lago e cresciuto nelle giovanili della Roma. Platonica invece la vittoria del Napoli a Ferrara contro la Spal per 2-1; platonica perchè i partenopei già da tempo sono certi di secondo posto e Champions e perchè i ferraresi sono già salvi. E ora le due partite del lunedi: oltre a Inter-Chievo è in programma Bologna-Parma dove sono in palio punti salvezza. Poi, ultimi due giri di ruota decisivi per molte squadre.

 

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