di FABIO CAMILLACCI/ Prime osservazioni dopo le prime 4 giornate di campionato e alla vigilia di una settimana intensa visto che sono in programma due turni in 7 giorni. Il Var o la Var, fate voi, ha cambiato il modo di vivere le partite: ad esempio, ora da tifoso non sai più se esultare a un gol perchè la moviola in campo potrebbe annullarlo dopo qualche minuto, quando magari proseguono ancora i festeggiamenti per la rete. Al contrario, sempre da tifoso, in caso di un episodio contrario tipo rete subita o rigore fischiato contro: perchè disperare in certi casi? Magari il Var o la Var annulla. Insomma, la tecnologia sicuramente aiuta a ridurre gli errori arbitrali, ma, la bellezza del calcio era anche l’immediatezza, il momento: e questo adesso non c’è più o è comunque sulla strada della scomparsa. Ennesimo segnale di un calcio che si sta trasformando in un altro sport. E questo riguarda da tempo anche altri sport. Adriana Panatta tempo fa disse: “Questo non è più tennis, è kung fu”. E lo stesso potremmo dire del basket, della pallavolo, della formula 1: la lista è lunga. La modernità è bella, ma la nostalgia del passato è tanta, tantissima. Sorvoliamo sui recuperi “monstre” concessi dagli arbitri: 7, 10 minuti di recupero, quasi una sorta di overtime.
Il torneo: un tris al comando. A punteggio pieno sempre Juventus, Napoli e Inter. Bianconeri trascinati da un Dybala in versione Messi nel lunch-match della domenica. Sassuolo senza scampo al Mapei Stadium: 1-3. Dybala capocannoniere con 8 reti nelle prime 4 partite, nessuno ci era mai riuscito prima. Per restare a Panatta, Napoli tennistico al San Paolo nello storico derby campano in A col Benevento: 6-0 partenopeo con tripletta del solito Mertens (due su rigore). Magia di Insigne e sigilli di Allan (apripista) e Callejon. Dopo l’Inter, corsara sabato a Crotone, vince anche il Milan pur soffrendo al Meazza contro l’Udinese: 2-1 con doppietta del neoacquisto Kalinic, l’ex viola comincia a diventare decisivo per i rossoneri; anche perchè finalmente Montella ha deciso di schierarlo dal primo minuto. Continua a brillare la Lazio dell’ottimo Simone Inzaghi: 3-2 biancoceleste a Genova sponda rossoblù con doppietta di un sempre più scatenato Ciro Immobile, già 6 gol nel carniere per l’attaccante laziale. Nel gol vittoria di Immobile è però clamoroso l’errore dell’ex Lazio Gentiletti: era scarso in maglia biancoceleste, quindi, solo una conferma. Pur uscendo sconfitto, il record lo centra il giovanissimo genoano Pietro Pellegri: il primo a siglare una doppietta nel massimo campionato ad appena 16 anni. Un altro predestinato come Donnarumma? Forse, intanto complimenti.
Le altre. Mediocrità generale dopo Juventus, Napoli, Inter, Milan, Lazio e Roma. C’è una grande differenza tra queste squadre e le medio-piccole. Abbiamo però la certezza che nei piani alti della classifica quest’anno ci sarà un bell’affollamento e una bella lotta. Tengono botta Torino-Sampdoria che si dividono la posta allo stadio Grande Torino: 2-2. Prosegue il bel momento del Cagliari che espugna Ferrara 2-0: prima sconfitta stagionale per la Spal. Tra i sardi segna un altro giocatore molto interessante: il 20enne Nicolò Barella. A proposito di outsider, solo un pari per l’Atalanta sul campo del Chievo: 1-1. I bergamaschi di Gasperini complessivamente restano una buona squadra. Da rivedere la rivoluzionata Fiorentina nonostante le due vittorie consecutive. E intanto, lo “spezzatino” continua: martedi già si torna in campo per Bologna-Inter anticipo del turno infrasettimanale. Mercoledi il resto del programma: il clou è Lazio-Napoli.
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