TEMPI SUPPLEMENTARI/ Pasquetta dolce per la Dea che scuote la corsa Champions “ciapa no”. I nerazzurri espugnano Napoli e agganciano il Milan. Juve sull’ottovolante tricolore, con retrogusto amaro

di FABIO CAMILLACCI/ Una Pasquetta da ricordare per la bella Atalanta di Gasperini che adesso sogna concretamente di accedere alla fase a gironi della prossima Champions League. Sarebbe un risultato storico per i nerazzurri che grazie al 2-1 con cui espugnano il San Paolo nel “Monday Night” della 33° giornata, scavalcano la Roma e agganciano il Milan al quarto posto. A Fuorigrotta, Zapata e Pasalic rispondono a Mertens. Male invece il Napoli, che spreca troppo e non riesce proprio a riprendersi. Un’altra sconfitta interna per i partenopei, dopo quella rimediata contro l’Arsenal nei quarti di Europa League e nuova dura contestazione. Dagli spalti ancora fischi per il presidente Aurelio De Laurentiis, per il tecnico Carlo Ancelotti e per i giocatori. E tanta nostalgia per il passato: in curva B infatti è stato esposto uno striscione con la scritta: “Sarri uno di noi”. Un amarcord nei confronti dell’allenatore che ora guida il Chelsea e un vero affronto per Ancelotti che ha lasciato il campo deluso per la prestazione dei suoi. Nella Dea segnano come detto Zapata e Pasalic, ma, è Josip Ilicic il personaggio della serata. L’ingresso dello sloveno ha praticamente ribaltato partita e risultato. Una prestazione eccellente, che esalta la squadra del Gasp a pochi giorni dalla semifinale di ritorno di Coppa Italia contro la Fiorentina. Nota statistica: Zapata con la rete di oggi aggancia Piatek al secondo posto della classifica marcatori a quota 21. Un gol meno del capocannoniere Quagliarella. E aggiungiamo una cosa: al momento l’Atalanta è la squadra che più delle altre merita la Champions. Una splendida realtà del nostro calcio: una sorta di Ajax in salsa italica.

La notizia del giorno e della 33° giornata di Serie A è una non notizia: la Juventus è campione d’Italia per l’ottava volta consecutiva. Un campionato mai realmente esistito sul fronte lotta scudetto. La Vecchia Signora batte 2-1 la Fiorentina all’Allianz Stadium e sale sull’ottovolante tricolore a 5 turni dal termine e con un +20 sul Napoli. Questo campionato, lo ribadiamo, non è mai esistito. E a inizio aprile titolammo: Juve, scudetto nell’uovo di Pasqua. Così è stato. Troppa la differenza tra la Juventus e le altre. Un abisso. “W8NDERFUL” appunto (foto). Ma per Madama forse, questa festa scudetto, è la più triste del meraviglioso ciclo aperto con Antonio Conte in panchina (3 titoli) e proseguito col tanto criticato Allegri (5 titoli). Una festa tricolore triste per colpa della fresca eliminazione dalla Champions League. Le ferite inferte dall’Ajax ai bianconeri sono ancora aperte: si vede e si sente. Ma se gli juventini sono tristi, cosa devono dire i tifosi delle altre squadre italiane? Non c’è una piazza realmente felice, eccettuando Bergamo e la sorprendente Atalanta che spaventa le cosiddette grandi impegnate in una corsa Champions sempre più “ciapa no”.

Inter-Roma, pari e patta. Stecca Milan, crollo Lazio, Toro scatenato. E’ questa la sintesi della lotta per i posti che valgono l’accesso alla fase a gironi della prossima Champions League. Le squadre più lente dovranno accontentarsi dell’Europa League. Nella sfida a perdere, oggi ha frenato nuovamente il Milan, ripreso in extremis dal Parma al Tardini. E probabilmente ai ducali manca un rigore. Inter e Roma non ne approfittano lasciando le cose come prima. Al Meazza finisce 1-1 tra nerazzurri e giallorossi. Un tempo per uno: uno splendido acuto del “Faraone” El Shaarawy nella prima frazione di gioco lancia la squadra di Ranieri; un lampo di Perisic consente alla compagine di Spalletti di pareggiare nella ripresa. I giallorossi recriminano per due potenziali rigori non fischiati dall’arbitro Guida, poco assistito dal Var. Un pari che impedisce alla Roma di scavalcare il Milan sempre quarto, e che castra l’Inter nel tentativo di blindare il terzo posto. Handanovic e compagni però restano a +6 sulla Roma: un bel vantaggio a 5 giornate dal termine. Suicidio Lazio all’Olimpico contro il già retrocesso Chievo. Il 2-1 con cui i clivensi espugnano il campo dei biancocelesti è l’autentica sorpresa nell’uovo di Pasqua; la vera notizia del giorno e di giornata insieme allo scudetto della Juventus. Ennesima occasione persa per gli uomini di Simone Inzaghi tornati in lizza dopo il 2-0 all’Udinese nel recupero andato in scena mercoledi scorso. Continua ad avanzare il Torino di Mazzarri corsaro in casa Genoa con gol dell’ex Ansaldi. Un successo che consente ai granata di scavalcare la Lazio. Adesso Toro al settimo posto.

Risultati pesanti per la lotta salvezza. L’1-0 con cui il Cagliari batte il Frosinone alla Sardegna Arena, e il 4-2 con cui la Spal vince a Empoli, sono due autentici scossoni alla zona calda della classifica. Ciociari praticamente spacciati, toscani quasi. Ne approfitta il Bologna che strapazza la Sampdoria 3-0 e continua a scalare posizioni di classifica: ora i felsinei sono quintultimi a +5 sull’Empoli, a braccetto con il Genoa che continua a perdere e a essere risucchiato dalle sabbie mobili. Il quartultimo posto il Bologna lo ha lasciato all’Udinese che oggi ha pareggiato 1-1 in casa col Sassuolo e ora è a +4 sul terzultimo posto. Ora spazio alle semifinali di ritorno di Coppa Italia: mercoledi 24 aprile ci attende un caldissimo Milan-Lazio visti i precedenti, mentre nel giorno della Liberazione spazio ad Atalanta-Fiorentina. Il campionato torna sabato con 3 anticipi di cui uno ghiotto: Inter-Juventus. Calcio in quantità, ma, non di qualità.

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