TEMPI SUPPLEMENTARI/ Il tris Roma alla Juve rinvia ancora la festa scudetto bianconera. Atalanta in Europa, Milan e Inter sempre più piccole. Si riapre la lotta salvezza, Crotone sogna

di FABIO CAMILLACCI/ Questo campionato di calcio mediocre e noioso, ci regala un colpo di coda emozionante. Avvincente la sfida a distanza tra Roma e Napoli per il secondo posto, proprio quella Roma che batte 3-1 la Juventus nel posticipo rinviando ancora la festa scudetto bianconera e restando saldamente seconda. Per non parlare della lotta salvezza riapertasi improvvisamente grazie a un Crotone mai domo. Emozioni forti dunque nella 36° giornata di Serie A. Tra i bomber che mirano al titolo di capocannoniere, muove la classifica soltanto il belga-napoletano Mertens che con la doppietta al Torino aggancia Belotti al secondo posto a quota 25. Dzeko, pur non giocando per infortunio, resta al comando con 27 reti.

Il posticipo Roma-Juventus: il clou di questo turno di campionato. Alla squadra di Allegri basta un punto per festeggiare nella Capitale il sesto scudetto consecutivo: record assolito. Ma la compagine di Spalletti non ci sta e si prende tre punti pesanti nella corsa alla piazza d’onore del torneo che garantisce l’ingresso diretto alla fase a gironi di Champions League e di conseguenza parecchi soldini per i diritti da Coppa Campioni. Roma-Juventus 3-1: dopo il vantaggio juventino firmato Lemina, il ribaltone romanista è firmato De Rossi, El Shaarawy e Nainggolan. Alla tanto vituperata Roma di Spalletti, va il merito di aver tenuto “vivo” il campionato fino a 2 giornate dal termine. Giallorossi ora secondi e a meno quattro dai bianconeri, a cui basterà battere il Crotone nel prossimo turno per festeggiare. Ma, riavvolgiamo il nastro e torniamo a inizio stagione: da campioni in carica e da protanisti del calciomercato, i bianconeri venivano dati campioni d’Italia per il sesto anno di fila già dopo Natale; anche da queste pagine non abbiamo mai messo in dubbio l’assioma che la Juve si sarebbe laureata ancora una volta campione. In effetti, il trionfo finale della Juventus come da pronostico, non è stato mai realmente in discussione, ma ribadiamo: complimenti alla Roma per aver impedito alla Vecchia Signora di uccidere il campionato con grande anticipo come ha fatto il super Bayern Monaco di Ancelotti in Germania.

Napoli show. Complimenti alla Roma e complimenti al bellissimo Napoli di Sarri che gioca il più bel calcio d’Italia. La “manita” rifilata nel pomeriggio di domenica al Toro nello stadio Grande Torino, certifica l’ottimo momento di forma dei partenopei che giocano sempre più a memoria. Callejon-Mertens-Insigne, un tridente “maravilla”. Il 5-0 ai granata consente al Napoli un altro momentaneo sorpasso sulla Roma, poi vanificato dalla vittoria dei giallorossi contro la Juve. Numeri pesanti sul podio della classifica: Juventus 85 punti, Roma 81, Napoli 80. Di gran lunga le prime 3 della classe.

Atalanta, storico risultato. Il pareggio col Milan nell’anticipo consente alla squadra di Gasperini di tornare in Europa dopo tanti anni. I bergamaschi, quinti in graduatoria, conservando i 6 punti di vantaggio sui rossoneri, sono ormai certi che alle brutte, cosa parecchio improbabile, arriveranno sesti: il piazzamento che garantisce comunque il preliminare di luglio di Europa League. Ma siamo sicuri che l’Atalanta tornerà in Europa da quinta in classifica. Per accedere alla fase a gironi dovrà però disputare il preliminare di agosto. Difficilmente i nerazzurri riusciranno infatti ad agguantare la Lazio, quarta forza del torneo, avanti di 4 punti: Lazio 70, Atalanta 66.

Inter, sprofondo nerazzurro. Mutuando al contrario uno storico spot pubblicitario interpretato dal compianto Mike Bongiorno, in tema Inter potremmo titolare: “Sempre più in basso”. Ennesima dimostrazione che nel calcio i soldi non sono tutto. Il gruppo Suning è economicamente forte e lo sappiamo, ma, quando in una stagione si bruciano 3 allenatori c’è più di qualcosa che non va. Una cosa è certa: la competenza calcistica non alligna in casa nerazzurra. Era il 2010 ma sembrano lontani un secolo i tempi del “triplete” firmato dalla coppia Mourinho-Moratti. Dopo l’ennesima sconfitta, 1-2 al Meazza contro il Sassuolo nel “lunch-match”,  l’Inter è settima in classifica (56 punti), a -4 dai cugini del Milan (60 punti) e scavalcata pure dalla Fiorentina (59 punti) che nell’anticipo del Franchi batte 3-2 la Lazio.

Lotta salvezza: il Crotone riapre i giochi. Solo applausi per l’indomita squadra di mister Nicola. I calabresi continuano a correre e accorciano ancora sulle dirette concorrenti. Allo Scida stavolta cade l’Udinese. Contemporanemanente, Empoli e Genoa escono battute, rispettivamente, da Cagliari e Palermo. I rosanero già retrocessi col Pescara (oggi squadra di Zeman sconfitta 3-1 a Bologna) inguaiano i liguri. Adesso, a partire dal basso, il fondo classifica recita così: Pescara 14 punti (in B), Palermo 23 (in B), Crotone 31 punti, Empoli 32, Genoa 33. Dunque, per evitare il terz’ultimo posto che porta tra i cadetti, tutto riaperto a 180 minuti dal termine. Mentre, c’è il sapore di amichevole estiva in Sampdoria-Chievo 1-1. Una delle tante partite platoniche di questo finale di campionato, fortunatamente ravvivato da alcuni colpi di coda.

 

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