TEMPI SUPPLEMENTARI/ Il campionato riparte dopo la morte di Astori: brividi per il tributo dell’Olimpico. Manolas, De Rossi e Pellegrini segnano nel suo ricordo e la Roma va

di FABIO CAMILLACCI/ Una serata particolare all’Olimpico: una serata triste nello stadio che fu di Davide Astori. Al Capitano della Fiorentina scomparso domenica, la Roma, durante il minuto di raccoglimento prima della sfida col Torino, ha dedicato un bel video proiettato sui maxischermi dell’Olimpico con le immagini più significative della sua unica stagione in giallorosso (2014-15), sulle note della splendida canzone di Lucio Dalla “Le rondini”. Un intero stadio commosso, in campo e sugli spalti. Due striscioni su tutti: il semplice “Ciao Davide” e “Ciao Astori è stato bello averti con noi”. E con il cuore ancora rotto dall’emozione i giallorossi di Di Francesco portano a casa una vittoria importantissima in chiave lotta per la zona Champions League. La Roma batte 3-0 il Torino e rimane al terzo posto in classifica davanti a Lazio e Inter. Oltretutto, De Rossi e compagni adesso hanno l’opportunità di allungare alla luce degli impegni delle dirette concorrenti: i biancocelesti domenica saranno di scena a Cagliari (trasferta insidiosa anche se i sardi sono in caduta libera), mentre i nerazzurri riceveranno il Napoli nel posticipo; è molto probabile una vittoria degli azzurri di Sarri per reagire al 2-4 subito al San Paolo la settimana scorsa proprio contro la Roma. Troppo più forte il Napoli rispetto a questa Inter di Spalletti che per battere il Benevento ha avuto bisogno dell’aiuto dell’arbitro. Tornando a Roma-Torino, ancora una volta giallorossi dai due volti: brutti nel primo tempo e salvati più volte dal solito portierone brasiliano Alisson, brillanti e prolifici nella ripresa.

Emozioni forti all’Olimpico ricordando Astori. Dopo lo stop in omaggio al calciatore morto nel sonno, il campionato è ripartito con l’anticipo del 28° turno. Anticipo di venerdi perchè la Roma martedi sarà impegnata in casa nel ritorno degli ottavi di finale di Champions contro lo Shakhtar Donetsk: c’è da ribaltare l’1-2 di Karkiv per volare ai quarti a braccetto con la Juventus. In una serata triste ed emozionante, a decidere Roma-Torino sono stati i gol di tre amici ed ex compagni di squadra di Astori: Manolas, De Rossi e Pellegrini. Il greco ha dedicato la rete di testa a Davide con un gesto simbolico in campo: in ginocchio e con le dita rivolte al cielo (Manolas esordì in maglia giallorossa al fianco di Astori nell’agosto del 2014). Il capitano romanista era la cosa che aspettava: un gol per un amico fedele, da ricordare per sempre. Infine Pellegrini che al termine del match ha rivelato: “È molto semplice parlare di Davide, era un ragazzo talmente eccezionale. Un ragazzo solare che metteva tutte le sue energie in quello che faceva. Aveva sempre una parola buona per tirarti su il morale. L’anno in cui abbiamo giocato insieme alla Roma io ero un ragazzo ancora della Primavera e lui mi è stato molto vicino con consigli e supporto. È stato l’anno del mio esordio in A. Poi l’ho incontrato molte volte da avversario quando ero a Sassuolo, era sempre il primo a venirmi incontro per salutare, darmi un abbraccio e chiedere come stavo. Sono rimasto senza parole, e per me che lo ho conosciuto il dolore è tanto. Oggi il mio pensiero è per la compagna e la bambina di Davide”.

De Rossi: un gol nel grande dolore. Il  capitano della Roma non segnava dal 28 maggio 2017, ultima giornata dello scorso campionato e, soprattutto, ultima partita di Totti con la maglia giallorossa: la giornata del passaggio di consegne tra il Capitano di tutti i tempi e “Capitan Futuro”. Per tornare al gol, De Rossi ha scelto una notte speciale. E il pallone c’entra poco, anche se questa è una storia di calcio. Perché l’amicizia di Daniele con Davide è nata su un campo di calcio: si erano incrociati da avversari, si sono scoperti molto più che compagni di squadra quando il difensore, nel 2014, ha vestito la maglia della Roma e per un anno sono stati inseparabili. Quando, prima della partita, sui maxischermi sono state mandate le immagini di Astori nel suo anno in giallorosso, ce n’era una non di campo: Capodanno 2015, festa di squadra, Davide sorridente, camicia bianca, in mezzo agli altri giocatori. Sono quelle serate lì, continuate lontano dai riflettori anche quando Astori è andato a Firenze, che a De Rossi mancheranno. Non doveva neppure giocarla, Roma-Torino, Daniele. Una distorsione alla caviglia rimediata a Napoli l’aveva messo in dubbio, la mazzata di Astori aveva fatto il resto, ma poi, prima del funerale, ha detto a Di Francesco che se la sentiva. Il piede non faceva tanto male, il resto sì. Ha pianto a Firenze abbracciato a Chiellini, si è attaccato a Sirigu all’Olimpico durante il minuto di silenzio, poi ha scelto di onorare il suo amico Davide nell’unico modo che conosce. Giocando, 85 minuti, prima di essere sostituito da Pellegrini; e segnando il suo primo gol stagionale senza esultare. Perché questa è una storia d’amicizia, ma è anche una storia di calcio. Che, in fondo, stavolta sono la stessa cosa. Venerdi 9 marzo 2018, stadio Olimpico: una serata veramente triste e particolare per salutare Davide Astori, ragazzo sfortunato.

 

 

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