TEMPI SUPPLEMENTARI/ Coppa Italia: la notte del “Moro”, verso una finalissima tra la Juventus cannibale e il Milan. Inter affondata e in crisi

moratadi Fabio Camillacci/

Le semifinali di andata di Coppa Italia sorridono a Milan e Juventus. Ci sono ottime possibilità di vederle protagoniste anche nella finalissima in programma, come accade ormai da anni, all’Olimpico di Roma. Certo, ci sono nette differenze tra la prestazione dei rossoneri martedi contro l’Alessandria e quella dei bianconeri  stasera contro l’Inter. Uno striminzito 1-0 firmato da Balotelli su rigore (Mario però rimane tutt’altro che Super) è il minimo sindacale per la compagine di Mihajlovic opposta a un avversario che milita in Lega Pro (l’ex Serie C); anche se ottenuto in trasferta. Ricordiamo però che non si è giocato ad Alessandria ma all’Olimpico di Torino perchè lo stadio “Moccagatta” dei Grigi piemontesi, ha una capienza e una struttura fuori regolamento per il calcio di livello: può ospitare poco più di 5 mila spettatori. E’ presumibile che il Milan passi visto che deve giocare il ritorno in casa al Meazza. Mentre, una Vecchia Signora, sempre più cannibale, schianta i nerazzurri allo Stadium: 3-0. Salvo clamorosi crolli a San Siro, seconda finale di Tim Cup consecutiva per Madama.

La Juventus vuole tenersi la coccarda tricolore sul petto. Il tris calato stasera conferma lo straordinario momento di forma della squadra di Allegri. Funziona tutto, funzionano anche le cosiddette seconde linee: però, va detto che il tecnico juventino non ha fatto ricorso a un ampio turn over. I titolari erano in netta maggioranza, a conferma che la Juve, almeno in Italia, vuole tutto. E’ stata la notte caliente del “Moro” spagnolo (nella foto LaPresse-Gazzetta.it: la sua esultanza). Alvaro Morata riassapora la gioia del gol dopo quasi 4 mesi di astinenza, non segnava dal 4 ottobre scorso. Apre su rigore, che c’è e forse ce n’era un altro per la Juve anche prima per fallo di mano di Medel in area, raddoppia con una gran girata. Con l’Inter in 10 uomini dal 70′ per l’espulsione di Murillo (doppio giallo per lui), c’è gloria anche per Dybala entrato al 77′ per Mandzukic. Ennesima dimostrazione che in questo momento all’argentino riesce tutto: una sorta di Re Mida del gol. Dybala, “La Joya”. Un vero gioiello. Questa Juventus ha dunque tutto per mettere in bacheca anche la Coppa Italia 2015-2016. Sarebbe l’undicesima nella storia bianconera.

Milano, voglia d’Europa. Stati d’animo differenti nella città meneghina dove si sente troppo la mancanza delle Coppe Europee. All’Inter a questo punto non resta che il campionato, mentre il Milan tiene viva l’opzione Coppa Italia: vincerla garantisce l’accesso all’Europa League senza passare dai preliminari. Che succede all’Inter? Dal primo posto a un principio di tracollo. Il 2016 per i ragazzi di Mancini è cominciato nel segno di una pessima stella. A proposito del “Mancio”: il rapporto con una parte dello spogliatoio (Jovetic e Icardi su tutti) è deteriorato veramente? Alla Pinetina alligna troppo nervosismo a partire dall’allenatore (Sarri docet). Brutto segno. E domenica c’è il derby della “Madunina”. Un ascensore per l’inferno per entrambe. Chi lo prenderà? Vietato sbagliare.

 

 

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