di FABIO CAMILLACCI/ Al via con due anticipi il turno infrasettimanale di campionato valido per la 5° giornata di Serie A. Apre le danze con un pareggio il “Derby del Triveneto” Verona-Udinese, le chiude la Vecchia Signora con una vittoria che riporta la squadra di Maurizio Sarri in vetta alla classifica in attesa di Inter-Lazio di mercoledi sera. Stavolta, la maglia in versione Polonia Mundial ’82 ha portato bene ai bianconeri; a Firenze fruttò solo un pareggio sofferto. Ma rimane comunque un’oscenità frutto del calcio-business di oggi e un insulto al blasone e alla storia di Madama. Sorvoliamo.
Brescia-Juventus 1-2: il ritorno di Balotelli comincia con una sconfitta. In partenza, Szczesny inguaia la Juve, poi un autogol della “Rondinelle” e una rete di Pjanic firmano il successo dei campioni d’Italia. L’attaccante bresciano Donnarumma, dopo appena 4 minuti, approfitta di una papera del portiere polacco e insacca. La Vecchia Signora reagisce e trova la seconda rimonta consecutiva, dopo quella dell’Allianz Stadium contro il Verona. Inoltre, buona la prima senza CR7 infortunato, anche se non sono mancati i soliti patemi.
Due le notizie della serata: l’esordio con la maglia del Brescia di Mario Balotelli che ha scontato i 4 turni di squalifica pregressi, e Dybala che gioca anche per gli altri nelle vesti di trequartista. Tra nuovo modulo sarriano (4-3-1-2), giocatori fuori condizione e new entry, la Juventus non brilla, però porta via da Brescia tre punti pesanti, in una partita che si era messa male contro una squadra tosta e che ci ha provato fino alla fine. E Balo? Gioca 90 minuti con grande umiltà senza brillare, accendendosi a intermittenza. Super Mario deve lavorare ancora molto sulla preparazione fisica, per ora l’unica certezza per lui è il grande affetto di Brescia. Stasera al Rigamonti è stato accolto come un re.
Verona-Udinese 0-0. Musso salva i friulani dall’assalto dell’Hellas nella ripresa: la sfida salvezza finisce a reti bianche. L’Udinese interrompe così una serie negativa fatta di tre sconfitte di fila. I veneti di Juric invece salgono a quota 5 punti e confermano il buon momento di forma. Niente gol subiti e un punto per rifiatare per la squadra di Igor Tudor, tecnico messo in discussione dopo i tre ko. Partita bloccata, molto tattica e con poche emozioni. Per fortuna degli spettatori presenti al Bentegodi, il secondo tempo ha offerto qualche occasione da gol, soprattutto di marca scaligera. Comunue il risultato finale è lo specchio di una partita piena di errori. Di una brutta partita.
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