TEMPI SUPPLEMENTARI 2.0/ La Lazio stende l’Inter e diventa l’anti-Juve. La quadra del capocannoniere Immobile è la più accreditata pretendente allo scudetto: può diventare il Leicester italiano. Il Napoli riprende a correre. Lotta salvezza all’ombra della Lanterna

di FABIO CAMILLACCI/ La Lazio da tempo è la migliore squadra del campionato e a oggi meriterebbe di vincere lo scudetto: un Leicester tutto italiano. Dopo 24 giornate, i biancocelesti hanno il secondo miglior attacco della Serie A con 55 reti (solo l’Atalanta ha fatto meglio con 63 centri) e la miglior difesa con appena 21 gol incassati. E le statistiche dicono che in Italia lo scudetto lo vince sempre la squadra che ha la miglior difesa. Oltretutto, rispetto a Juventus e Inter, la squadra di Simone Inzaghi non deve giocare le Coppe in mezzo alla settimana essendo già stata eliminata da Europa League e Coppa Italia. A oggi, a nostro giudizio, la Lazio, contro ogni pronostico, è la candidata numero uno per la vittoria del tricolore; anche se è ancora lunga, mancano ancora 14 giornate e il titolo si decide in primavera. Nel posticipo della domenica, Immobile su rigore e Milinkovic ribaltano l’Inter e così, in scia della Juventus capolista in solitaria (2-0 al Brescia con un po’ di sofferenza), rimane solo la compagine capitolina. Juve 57 punti, Lazio 56, Inter 54. Questo campionato è sempre più equilibrato e avvincente con i nerazzurri che per la prima volta precipitano al terzo posto.

Lazio-Inter 2-1. Nerazzurri in vantaggio in chiusura di primo tempo con il noeacquisto inglese Young ma rimontati nella ripresa. La decide il centrocampista serbo che in avvio di gara aveva fatto tremare la traversa con una gran botta da lontano. La Lazio si veste da anti-Juve, anzi: è la Lazio la vera anti-Juve. All’Olimpico, davanti alle ambizioni da primato dell’Inter, sono i tifosi biancocelesti a far festa dando ad Antonio Conte il secondo dispiacere stagionale in Serie A. Lazio inarrestabile, Lazio corazzata: non perde dal 25 settembre scorso, un girone intero: perse, peraltro immeritatamente, proprio all’andata contro i nerazzurri. E adesso la straordinaria serie positiva dell’Aquila sale a 19 partite. Immobile firma il pareggio su calcio di rigore e allunga su Cristiano Ronaldo nella classifica dei cannonieri: ora super Ciro guida con 26 reti, rispetto ai 20 di CR7, oggi nemmeno convocato da Sarri. Un’esclusione comunque concordata tra il tecnico e il fuoriclasse portoghese.

Juventus-Brescia 2-0. All’Allianz Stadium di Torino la Juventus vince ma continua a non brillare. I bianconeri prima soffrono, poi, con le “Rondinelle” ridotte in 10 uomini per il doppio giallo al francese Florian Ayè, si prendono l’intera posta con una magia di Dybala su calcio di punizione nel primo tempo. Il raddoppio è di Cuadrado nella ripresa. Al di là del successo, un’altra bella notizia per la Vecchia Signora: riecco Chiellini. “Chiello Martello”, ministro della difesa, torna in campo a 6 mesi dal grave infortunio al ginocchio. Sarri però perde Pjanic a centrocampo: guaio muscolare per il bosniaco, da valutare i tempi di recupero.

Il Napoli si riscatta dopo la caduta interna contro il Lecce, vince a Cagliari, scavalca i sardi e si piazza all’ottavo posto. Decide una prodezza di Dries Mertens. Isolani contestati dalla Sardegna Arena. L’attaccante belga, con un destro a giro dei suoi sorprende Cragno e raggiunge quota 120 reti in maglia azzurra: ora Hamsik è a un solo gol. Zona Europa più vicina per i partenopei. Per i ragazzi di Maran invece ennesimo ko: ormai non vincono dal 2 dicembre. Da quel giorno hanno raccolto soltanto quattro punti. Finisce male per i padroni di casa con la forte contestazione della curva cagliaritana. La squadra di Maran è involuta da tempo, non ha più quell’anima che l’ha caratterizzata nei 13 risultati utili consecutivi che nella prima parte di stagione l’avevano portata addirittura in zona Champions.

Genova: Vlahovic e Chiesa show, Fiorentina da urlo: 5-1 alla Sampdoria e ora Ranieri trema. L’attaccante serbo propizia l’autorete di Thorsby e segna due gol, per il figlio d’arte due reti e due pali. Adesso i blucerchiati rischiano perchè sono a un solo punto dalla zona retrocessione e da quel terzo posto che porta in B attualmente occupato dai cugini del Genoa. Mentre a Reggio Emilia, in uno dei tanti derby emiliani, il Parma vince 1-0 in casa del Sassuolo con rete del figliol prodigo Gervinho. Cornelius crea, l’ivoriano segna: un gol pesantissimo, dimenticato il burrascoso mercato di gennaio con Gervais che voleva andarsene in Qatar. E adesso i ducali sognano l’Europa. Finisce 0-0 invece il lunch match Udinese-Verona. Un pareggio che frena le ambizioni europee dell’Hellas e aiuta i friulani nella corsa salvezza. Tutto questo in attesa del “Monday Night” Milan-Torino.

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