di FABIO CAMILLACCI/ E’ stata una domenica ricca di emozioni. La Juventus e Cristiano Ronaldo si spengono al San Paolo e non approfittano dei pareggi dell’Inter, inchiodata ancora una volta sull’1-1 (stavolta dal Cagliari a San Siro) e della Lazio letteralmente dominata dalla Roma nel “Derby del Cupolone”. Dopo tre mesi il Napoli ritrova la vittoria tra le mura amiche (non vinceva dal 19 ottobre scorso, 2-0 al Verona), stendendo proprio la Vecchia Signora in quello che per tutti i tifosi partenopei è un vero e proprio derby. Un ritrovato Zielinski e capitan Insigne firmano il primo vero grande colpo in campionato con Gennaro Gattuso in panchina. Inutile l’ennesimo gol di CR7 nel finale di gara. Per gli azzurri, dopo tante delusioni, una settimana da incorniciare: martedi la vittoria contro la Lazio che è valsa l’accesso alle semifinali di Coppa Italia, oggi il 2-1 alla capolista, campione d’Italia da 8 anni di fila. Amaro ritorno a Fuorigrotta per l’attuale tecnico juventino Maurizio Sarri.
Diavolo di un Ciuccio. Tra mille problemi, il Napoli riesce a regalare ai suoi tifosi una notte magica. Una notte magica che tiene aperto il dicorso scudetto più di ogni altra cosa, visto che Inter e Lazio guadagnano addirittura un punto sulla battistrada, nonostante i rispettivi pareggi. Merito del Napoli ma anche demerito di un’inconcludente Juventus che soltanto nel finale ha provato a rimettere in piedi il risultato, grazie al solito Cristiano Ronaldo. Pertanto, non è stato certo un buon ritorno al San Paolo per il fischiatissimo ex Maurizio Sarri. Come già accaduto in passato, la sua Juventus è stata brutta sul piano del gioco e per niente concreta sotto porta, a parte l’acuto del portoghese.
L’X Factor continua a rallentare l’Inter. Un gol dell’ex Nainggolan frena ancora i nerazzurri che contro il Cagliari al Meazza collezionano un altro pari. Finale di gara nervoso: espulsione di Lautaro e scoppia il caos. Proprio l’attaccante argentino al 13′ aveva portato in vantaggio i padroni di casa ben innescato dal nuovo acquisto Young. Il belga pareggia al 78′ con una conclusione dalla distanza con tanto di deviazione decisiva. Antonio Conte rischia di diventare “Mister X”: terzo pareggio consecutivo, il quinto nelle ultime sette gare di campionato. La frenata nerazzurra è evidente e rumorosa, oltre che evidente. Capodanno cinese amaro per il presidente Stevan Zhang. Questa Inter è brutta e nervosa, forse non basteranno i tanti colpi di mercato per puntare allo scudetto.
Il Derby degli errori. Allo stadio Olimpico per la stacittadina della Capitale, i protagonisti negativi sono i due portieri: Strakosha sbaglia, Pau Lopez commette una papera clamorosa. Sul campo è dominio Roma, ma la fortunata Lazio di Simone Inzaghi riesce a strappare un prezioso 1-1. Nel primo tempo, giallorossi meritatamente in vantaggio con Edin Dzeko; pareggia quasi casualmente il difensore biancoceleste Acerbi approfittando del solito black-out romanista innescato dal portiere spagnolo. Un pareggio che per quanto visto va decisamente stretto agli uomini di Fonseca che hanno fatto a lungo la partita. Il pari finale consente comunque alla Roma di tornare quarta da sola, staccando di un punto la scatenata Atalanta. Mentre i biancocelesti restano in scia dell’Inter e rosicchiano un punto alla Juve. In vista del recupero Lazio-Verona in programma il 5 febbraio, Immobile e compagni sono potenzialmente secondi a due punti dalla vetta. Non sono mancate le polemiche arbitrali: Calvarese nella ripresa prima concede un rigore alla Roma, poi con l’ausilio del Var lo toglie perché giudica che è Kluivert da dietro a fare fallo su Patric. Questione di punti di vista.
Le altre partite partite. Il Parma al Tardini batte 2-0 l’Udinese e vede la zona Europa. Al Bentegodi, tris del Verona al Lecce e l’Hellas continua a marciare spedita. I salentini invece restano al quartultimo posto a +1 dalle ultime tre. Piccolo passo salvezza per Sampdoria e Sassuolo che si dividono la posta con lo 0-0 di Marassi. In settimana altri due quarti di finale di Coppa Italia: martedi Milan-Torino, mercoledi Inter-Fiorentina, poi spazio alle partite del 22° turno senza big-match. Una cosa è certa: la lotta scudetto, quella per l’Europa e per la salvezza, si confermano apertissime.
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