MUSICA/ I “Todo Modo” a Roma. Antidoto contro l’Italia immobile

 

TodoMododi FEDERICO BETTA – Si trova nel centro di Roma, in un contesto anni 20, e propone una scelta musicale che va dall’indie, all’elettronica, dai Calibro 35 fino The Tallest man on earth: il Caffè Quiretta, vestito a nuovo, si candida per essere uno degli spazi più interessanti della città.

Abbiamo avuto la fortuna di assistere al primo concerto romano della tournè dei Todo Modo, band di recente formazione che riunisce il cantante Paolo Saporiti con Giorgio Prette, ex batterista degli Afterhours, e Xabie Iriondo, componente degli Afterhour e promotore di progetti indipendenti sempre all’avanguardia. Un gruppo di artisti che si è scelto al momento giusto, che scatena un affiatamento umano e musicale in grado di creare un’energia potente.

Musica cruda, necessità, rabbia e capacità di stupire, pezzi in totally unplugged, esplosioni death metal, ritmi sincopati distorsioni e loop; ecco cosa regalano al pubblico riunito nell’intimità dello spazio del Quirinetta. Una bella unione che li vede collaborare trasversalmente visto che, tranne che per ‘Togli Le Mani Da Lei’ e ‘L’Attentato’ scritte da Paolo Saporiti, i brani dei “Todo Modo” sono frutto della partecipazione di tutti e tre i musicisti. Il risultato è un perfetto esperimento noise rock, difficilmente catalogabile e senza paragoni tra le altre formazioni italiane: un condensato dei suoni e delle esperienze passate di ognuno, senza però replicare un modulo già visto.

Il nome del gruppo è un omaggio al libro di Leonardo Sciascia e al film di Elio Petri, per parlare di un’Italia che “appare inchiodata a uno stato di immobilismo elitario di stampo prettamente democristiano”. In quest’atmosfera stagnante, dominata da meccanismi e logiche consumate, i “Todo Modo” sono un ottimo esempio di un gruppo che guarda avanti, che si muove in direzione precisa, pronti a stupire.

 

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