Il sito dell’Inps è stato riaperto questo pomeriggio ma ha subìto ancora rallentamenti perché alcune risorse sono “utilizzate per difendere il sito dagli attacchi” degli hackers dopo che è stato preso d’assalto fin dalla notte precedente dagli aspiranti al sussidio coronavirus: lo ha detto il presidente dell’Inps, Pasquale Tridico, nel corso della trasmissione Porta a Porta dicendo che continua ad arrivare ancora una mole molto alta di domande da coloro che presentano domanda per il sussidio di 600 euro annunciato dal governo. Tridico ha confermato che si valuta di scaglionare gli accessi con una fascia oraria dalla mattina alle 16 per patronati e consulenti e una dopo le 16 per i cittadini. Il presidente Inps ha sottolineato che oggi sono arrivati attacchi di “sciacalli, di hacker” che hanno bloccato il sito, riaperto poi nel pomeriggio.
In realtà, come si è detto, c’è stato un boom di domande da parte dei lavoratori autonomi per l’indennità decisa per coloro che hanno dovuto ridurre la propria attività a causa dell’emergenza coronavirus e il sito è andato in tilt, con risvolti anche sul fronte della privacy dato che per alcuni minuti gli utenti che hanno fatto domanda si sono trovati davanti a una schermata con dati di altri utenti
“Abbiamo avuto nei giorni scorsi e anche stamattina violenti attacchi hacker”, ha detto il presidente, Pasquale Tridico che ha assicurato che tutti gli aventi diritto potranno ricevere il bonus ma ha deciso di chiudere temporaneamente il sito nel primo giorno fissato per l’invio delle domande per “consentire una migliore e più efficace canalizzazione delle richieste di servizio”. Il sito è stato poi riaperto intorno alle 17 anche se per i servizi sono proseguiti i rallentamenti dovuti all’enorme mole di richieste.
“Abbiamo avuto nei giorni scorsi e anche stamattina violenti attacchi hacker”, ha detto il presidente, Pasquale Tridico, il quale però ha assicurato che tutti gli aventi diritto potranno ricevere il bonus; ma ha deciso di chiudere temporaneamente il sito nel primo giorno fissato per l’invio delle domande per “consentire una migliore e più efficace canalizzazione delle richieste di servizio”. Il sito è stato poi riaperto intorno alle 17 anche se per i servizi sono proseguiti i rallentamenti dovuti all’enorme mole di richieste.
L’Istituto ha comunque rassicurato gli utenti dicendo che non si terrà conto dell’ordine cronologico delle domande e che si potranno pagare le prestazioni a tutti gli aventi diritto. La gran parte dei pagamenti – ha assicurato Tridico – dovrebbero arrivare intorno al 15 aprile ma si pagherà anche nei giorni successivi.
Solo per la cassa integrazione sono arrivate già domande dalle imprese per 1,4 milioni di lavoratori costretti a casa a causa della chiusura delle imprese o dalla riduzione delle giornate di lavoro. Per 1,2 milioni di lavoratori comunque il pagamento è stato già anticipato dall’azienda (che poi farà il conguaglio sui contributi con l’Inps) mentre per gli altri 200.000 il pagamento sarà diretto. “Capisco la frustrazione di chi non riesce ad accedere al servizio, ha detto Tridico, ma lavorando 24 ore su 24 per dare risposte al Paese”.
AGENZIA DELLE ENTRATE: Aiutare chi lavora in nero, ma no ai condoni. Lo dice a Circo Massimo, su Radio Capital, il direttore dell’Agenzia delle Entrate Ernesto Maria Ruffini, spiegando che “mai come in questa fase è giusto dire che non si può lasciare nessuno indietro. Le fasce di popolazione che vivono ai margini vanno sostenute, e il governo sta cercando di introdurre le misure necessarie. Non è una questione fiscale ma una questione di equità”. “Non è allo studio” invece, una nuova “pace fiscale”, come quella proposta da Matteo Salvini.
PRECISAZIONE DELL’INPS: La domanda per il bonus autonomi, secondo le istruzioni pubblicate dall’Inps in una circolare, potrà essere presentata sul sito Inps anche con il Pin semplificato che si può chiedere proprio per queste richieste. La ministra del Lavoro, Nunzia Catalfo, ha annunciato che con il decreto di aprile si rifinanzierà la misura per aprile e maggio ampliandone probabilmente l’importo. La ministra ha annunciato anche di star lavorando a un reddito di emergenza. Si guarda al reddito di cittadinanza e alla revisione di alcuni requisiti per ottenerlo legati al patrimonio immobiliare.
La misura sarebbe temporanea. Ecco in sintesi cosa prevedono le regole sull’indennità e chi riguardano:
LAVORATORI INTERESSATI: sono interessati all’indennità di 600 euro i lavoratori autonomi (commercianti, artigiani e coltivatori diretti), i liberi professionisti non iscritti a casse di previdenza obbligatoria, i collaboratori coordinati e continuativi, i lavoratori stagionali e quelli dello spettacolo.
600 EURO A MARZO, VERSO AUMENTO PER APRILE E MAGGIO: l’indennità non contribuisce alla formazione del reddito e quindi non può essere tassata. Non dà luogo a contribuzione figurativa (come la cassa integrazione, anche in deroga).
DOMANDA ALL’INPS CON PIN SEMPLIFICATO: la domanda andrà fatta per via telematica con il Pin, lo Spid, la Carta nazionale dei servizi o la carta di identità elettronica. Chi non ha il Pin può chiedere un Pin semplificato accorciando i tempi di arrivo. In alternativa si può usare il Contact center o i patronati. L’accredito arriva sul conto corrente.
RISORSE PER QUASI TRE MILIARDI: per i collaboratori e i liberi professionisti titolari di partita Iva ci sono 203,4 milioni; per i commercianti, gli artigiani i coltivatori diretti, i mezzadri e i coloni iscritti alla gestione speciale dei lavoratori autonomi lo stanziamento è di 2.160 milioni; per i lavoratori stagionali, del turismo e degli stabilimenti termali le risorse ammontano a 103,8 euro; per gli operai agricoli a tempo determinato lo stanziamento è di 396 milioni mentre per i lavoratori dello spettacolo lo stanziamento è di 48,6 milioni. Se si considerano le risorse per un mese potrebbero avere il bonus circa 4,8 milioni di lavoratori.
PER LAVORATORI SPETTACOLO LIMITE REDDITO: potranno chiedere l’indennità anche i lavoratori dello spettacolo purché abbiano versato nel 2019 almeno 30 contributi giornalieri e non abbiano avuto un reddito superiore a 50.000 euro. Questi lavoratori non devono essere titolari di rapporto di lavoro dipendente al 17 marzo per chiedere l’indennità.
INCOMPATIBILITA’ E INCUMULABILITA‘: l’Inps ricorda che queste indennità non sono cumulabili e che sono incompatibili non solo con la pensione ma anche con il reddito di cittadinanza, la cosiddetta Ape sociale e con l’assegno ordinario di invalidità. L’indennità è invece cumulabile con la Naspi per i lavoratori dello spettacolo e per quelli stagionali. Il bonus è cumulabile anche con le erogazioni monetarie derivanti da borse lavoro, stage e tirocini.
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