di ALESSIA ALIMONDA/ Sui social, in particolare su TikTok, sta spopolando una tendenza tanto assurda quanto pericolosa: la “Sunburn Challenge”. L’hashtag #sunburnttanlines ha già superato 200 milioni di visualizzazioni in tutto il mondo, con gli utenti che si vantano delle proprie scottature solari, esibendo con orgoglio le “linee da abbronzatura selvaggia”. Ma dietro a questo trend apparentemente innocuo si nascondono rischi gravissimi per la salute, come spiegano gli esperti del settore, primi fra tutti dermatologi e oncologi. Il professor Antonio Costanzo, responsabile dell’Unità Operativa di Dermatologia dell’ospedale Humanitas di Milano, lancia un allarme chiaro: “L’abbronzatura è sempre il risultato di un danneggiamento del DNA cellulare”.
Quando l’abbronzatura diventa un danno. Quella che molti considerano una sana abbronzatura è in realtà una risposta di protezione della pelle a un danno. Ma nel caso dell’eritema solare, il danno è più profondo e pericoloso. Le scottature, in particolare quelle subite durante l’infanzia e l’adolescenza, sono direttamente collegate all’insorgenza di melanoma in giovane età. Il melanoma è un tumore della pelle aggressivo che può metastatizzare velocemente. Come avverte il professor Costanzo
: “Questa pratica fa invecchiare la pelle. Farà sembrare la pelle dei nostri trentenni come quella di dei sessantenni”.
I campanelli d’allarme e i rimedi. Come si fa a capire quando è il momento di interrompere l’esposizione al sole? La presenza di bruciore, prurito intenso e lo scollamento degli strati superficiali della pelle sono segnali inequivocabili che richiedono di rivolgersi al Pronto Soccorso. Ma è fondamentale agire anche prima. I soggetti più a rischio sono quelli con pelle chiara (fototipo uno e due), capelli rossi o biondi e occhi azzurri, e chi ha una familiarità per il melanoma. Dopo una scottatura, è cruciale non seguire i “consigli social” e affidarsi a rimedi efficaci. Il professor Costanzo suggerisce di applicare emollienti e, su consiglio medico, assumere antistaminici o cortisone per via orale.
Il kit per un’esposizione sicura. Non esiste un’abbronzatura “selvaggia” sicura, ma esiste un modo per esporsi al sole con buon senso. Ecco le regole d’oro da seguire:
• Fattore di protezione solare (SPF): utilizzare sempre un fattore di protezione alto e riapplicarlo frequentemente. Come spiega il dermatologo, la quantità di crema applicata è spesso insufficiente, riducendo di molto il fattore protettivo reale.
• Orari: evitare l’esposizione nelle ore più calde della giornata.
• Abbigliamento e ombra: utilizzare indumenti protettivi e cercare l’ombra.
• Kit di emergenza: avere sempre a portata di mano antistaminici e cortisone.
Oli, acceleratori e lampade: aiutano davvero? Gli acceleratori di abbronzatura non aumentano il danno, mentre gli oli solari e le lampade UV, come sottolinea lo stesso professor Costanzo, lo aumentano eccome. In conclusione, la “Sunburn Challenge” non è una sfida di bellezza, ma un gioco pericoloso con la salute della propria pelle. I rischi a lungo termine superano di gran lunga i “mi piace” di un post social.

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