STRACCIA LA NOTIZIA

di SERGIO SIMEONE Gerry Scotti, in qualità di conduttore pro tempore di “Striscia la notizia”, si è reso protagonista ieri  di uno sgradevole episodio. Ha fatto vedere innanzitutto alcune immagini relative alla polemica intercorsa, durante la trasmissione di “Carta bianca”, tra l’infettivologo Massimo Galli dell’Ospedale “Sacco” di Milano e l’oncologo Paolo Ascierto dell’istituto Pascale a proposito della sperimentazione positiva da parte di quest’ultimo di una cura delle complicanze polmonari prodotte dal coronavirus mediante  un medicinale già impiegato per l’artrite reumatoide.  Cura individuata con l’aiuto di una équipe di colleghi, nonché con la consultazione “cruciale” di un medico cinese, il dottor Ming,  con cui Ascierto era in contatto ben prima che scoppiasse l’epidemia di coronavirus.

Il dottor Galli ha non solo contestato la primazia del dottor Ascierto nella sperimentazione della cura, da attribuire invece, secondo lui, al dottor  Rizzi dell’ospedale di Bergamo, ma ha anche insolentito il collega parlando di deplorevole provincialismo.

Gerry Scotti ha immediatamente sposato la tesi del dottor Galli, ma ha fatto di più e di peggio. Ha concluso che il dottor Ascierto era un volgarissimo plagiario ed ha chiosato il tutto facendo vedere una scena di repertorio che  a Striscia la notizia viene usata quando si vuole coprire di ignominia una persona: Emilio Fede che esclama schifato “che figura di merda”.

Eppure Gerry Scotti dovrebbe sapere (oppure lo sa e lo ha volutamente ignorato) che Ascierto non ha mai nascosto la sua collaborazione con i medici cinesi.  Che il suo protocollo è stato approvato dall’AIFA  (Agenzia Italiana del Farmaco) e verrà sperimentato in diversi ospedali sul territorio nazionale. E che anche il New York  Times  ne ha parlato come di una delle cure che potrebbero contrastare l’epidemia. Ma, a prescindere anche dal merito, come si fa con tanta leggerezza a mettere alla berlina davanti a milioni di telespettatori uno scienziato che si sta impegnando nella ricerca e nella sperimentazione di farmaci contro un’epidemia che sta uccidendo in Italia e nel mondo tanti esseri umani?

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