Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, è stato salutato alla prima della Scala con una standing ovation (accompagnata da una ondata di “bis”, che suonava come un invito a lasciarsi rieleggere alla carica di capo dello Stato), quando è arrivato, accompagnato dalla figlia Laura, per assistere alla prima del Macbeth di Giuseppe Verdi diretta dal maestro Riccardo Chailly ed è stato accolto dal sovrintendente Dominique Meyer, dal sindaco di Milano, Beppe Sala, dal presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, e dal prefetto Renato Saccone. Tra i presenti anche la presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati, e il ministro della Cultura, Dario Franceschini, con sua moglie Michela Di Biase. Una calorosa accoglienza è stata riservata anche alla senatrice a vita Liliana Segre (foto a destra), alla quale in molti hanno rivolto l’auspicio di essere eletta al Quirinale, quando a febbraiosi concluderà il settennato di Mattarella.
Articoli correlati
L’insolita procedura per la formazione del Governo tra tempi lunghi provocati dal “Rosatellum”, l’ impossibilità di Mattarella di abbreviare i tempi, e i “defilé” televisivi della Meloni nelle sedi istituzionali italiane e nelle esibizioni televisive spagnole
di ENNIO SIMEONE – Mai, prima di questa volta, era accaduto che trascorresse tanto tempo tra lo svolgimento delle elezioni e l’inizio delle consultazioni del presidente della Repubblica per la formazione del nuovo governo, cosa che può avvenire solo dopo che sono stati completati i conteggi dei voti e si […]
VERBA VOLANT/ Mattarella per il 25 Aprile: «La Patria che rinasceva dalle ceneri della guerra si ricollegava direttamente al Risorgimento»
“Non era, quella fascista, la Patria che aveva meritato il sacrificio eroico di tanti soldati italiani. La Patria che rinasceva dalle ceneri della guerra si ricollegava direttamente al Risorgimento, ai suoi ideali di libertà, umanità, civiltà e fratellanza“: lo ha detto il presidente Sergio Mattarella a Casoli (Chieti) in occasione […]
Celebrati i 75 anni dalla liberazione dal nazi-fascismo: scenari insoliti ma sempre nel segno dell’Italia che resiste
di FABRIZIO FINZI (Ansa) – Un 25 aprile senza celebrazioni di piazza. L’emergenza coronavirus si abbatte anche sulla festa della Liberazione, per la prima volta senza cortei e manifestazioni, i fiori e le corone di alloro deposti in solitaria, o con la mascherina sul volto, in ossequio alle disposizioni del […]
Commenta per primo