di ALESSIA ALIMONDA (inviata speciale all’Olimpico)/ Durante il suo recente concerto allo Stadio Olimpico di Roma, Vasco Rossi ha interrotto l’euforia del rock per lanciare un messaggio potente e toccante, un grido di dolore e speranza che ha fatto eco tra le migliaia di fan presenti. Il rocker di Zocca ha espresso con forza il suo sdegno per le continue violenze a Gaza e in tutti i conflitti che affliggono il mondo, definendoli senza mezzi termini “stragi di innocenti”.
Le parole pacifiste del Blasco. “Basta con la strage degli innocenti a Gaza. Basta con tutte le stragi di tutte le guerre che sono fatte solo per massacrare la gente civile, fare soffrire le persone comuni”, ha tuonato Vasco, sottolineando come le guerre siano un flagello che colpisce indiscriminatamente i civili, le persone comuni che si ritrovano intrappolate in orrori che non hanno scelto. Il suo intervento ha messo in luce una verità scomoda ma fondamentale: “Le guerre non sono mai giuste, sono giuste solo per quei farabutti che le scatenano”. Una denuncia chiara e decisa contro chi, per interessi personali o di potere, decide di scatenare conflitti che portano solo distruzione e sofferenza.
L’appello di Vasco non è destinato a rimanere un episodio isolato. L’artista ha infatti annunciato la sua intenzione di portare la bandiera della pace in ogni tappa del suo tour, trasformando i suoi concerti non solo in momenti di musica ed energia, ma anche in piattaforme per la diffusione di un messaggio universale di pace e solidarietà. Questo gesto, semplice ma profondamente significativo, rafforza il suo impegno e la sua vicinanza a chi soffre a causa delle guerre.
L’importanza dell’appello del rocker di Zocca. In un’epoca in cui le notizie di conflitto e violenza dominano le cronache, la voce di un artista come Vasco Rossi, capace di raggiungere un pubblico vastissimo e trasversale, assume un’importanza cruciale. Il suo è un richiamo alla coscienza collettiva, un invito a non voltare lo sguardo di fronte all’ingiustizia e a schierarsi apertamente a favore della pace. Un messaggio che, si spera, possa risuonare ben oltre i confini dello stadio, ispirando riflessione e azione in tutti coloro che credono in un mondo libero dalla violenza e dalla sofferenza.
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