Sono 1793 i civili uccisi e 2439 i feriti accertati dall’Onu in Ucraina dall’inizio dell’invasione russa

(foto Ansa di Roman Pilipey) 

L’Ufficio dell’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Diritti Umani (OHCHR) informa che 1.793 civili sono stati uccisi e 2.439 feriti in Ucraina da quando è iniziata l’invasione russa su larga scala. A riportare il bilancio di vittime aggiornato è Ukrinform.

Tra i morti ci sono 458 uomini, 294 donne, 27 ragazze e 46 ragazzi, 69 bambini e 899 adulti il cui sesso è ancora sconosciuto. I feriti includono 279 uomini, 213 donne, 47 ragazze e 46 ragazzi, 136 bambini e 1.718 adulti il cui sesso è ancora sconosciuto”.

    “A provocare la maggior parte di vittime è stato l’uso di esplosivi, i bombardamenti dell’artiglieria pesante, i sistemi di razzi a lancio multiplo, gli attacchi missilistici e aerei“, dice il rapporto.
L’OHCHR ritiene, comunque, che “le cifre reali siano considerevolmente più alte”, “poiché la ricezione delle informazioni da alcune località in cui si sono svolte intense ostilità è stata ritardata e molti rapporti sono ancora in attesa di essere confermati. Questo riguarda, per esempio, le zone di Mariupol e Volnovakha, Izium (regione di Kharkiv), Popasna (regione di Luhansk) e Borodianka (regione di Kyiv), dove si afferma che ci siano numerose vittime civili”.
OHCHR prende nota del rapporto dell’ufficio del Procuratore generale dell’Ucraina, secondo il quale alle 20:00 del 10 aprile (ora locale), 176 bambini erano stati uccisi e almeno 336 feriti. (ANSA).

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