SOFIA GOGGIA DA LEGGENDA/ Sci, Coppa del Mondo: la 30enne bergamasca trionfa nella discesa libera di St. Moritz in Svizzera, nonostante l’infortunio alla mano sinistra. La gioia dell’azzurra: “Sono tanto felice. Dedico la vittoria a chi mi ha aiutato”

di FABIO CAMILLACCI/ Eroica, stoica, leggendaria. Sofia Goggia fa l’impresa nella discesa di Coppa del Mondo di sci andata in scena a St. Moritz in Svizzera. Splendido trionfo della sciatrice bergamasca, nonostante l’infortunio con vistosa fasciatura alla mano sinistra; infortunio riportato nella prova del venerdì, chiusa con il secondo posto alle spalle di Elena Curtoni. Vittoria della Goggia con il tempo di 1’28″85. Secondo posto per la slovena Ilka Stuhec (+0″43), gradino più basso del podio per Kira Weidle (+0″52). Per la 30enne azzurra, dunque, numeri sempre più straordinari: 20esima vittoria in Coppa del Mondo, la 15° in discesa e podio numero 44.

La discesa libera di St. Moritz. Nona a scendere in pista, Sofia Goggia parte bene; ma è soprattutto nella seconda parte di gara che diventa irraggiungibile. L’azzurra è la più veloce nel terzo e nel quarto settore; nonostante qualche rischio di troppo. Adesso, nella classifica di specialità, Sofia Goggia è letteralmente in fuga. Sono 380, infatti, i punti ottenuti dalla bergamasca. Al momento, nella classifica di specialità, piazza d’onore per la svizzera Corinne Suter, che è a quota 218. Mentre, in classifica generale, altro passo in avanti della statunitense Mikaela Shiffrin: con il quarto posto odierno sale a 475 punti, a +50 proprio sulla Goggia.

Al termine va in onda tutta la gioia della sciatrice azzurra. A fine gara, l’azzurra davanti a microfoni, telecamere e taccuini dichiara: “Forse la mia razionalità, unita alla mia istintività mi porta a fare quello che faccio. Dopo Pechino, in cui ho fatto un’Olimpiade su una gamba sola, una mano era ok: ma meglio aver le gambe che le mani. Oggi non c’era una ragazza più felice di me in partenza, non c’era nulla di scontato nemmeno che io potessi essere al cancelletto di partenza, ma quando l’ho capito in campo libero mi son detta che dovevo scendere con quella gioia e nessuna l’aveva. Mi è venuto in mente Pechino, mi son detta che le prove le avevo vinte con 1″3, e poi ho pensato a stare sui miei piedi e basta”.

Le altre parole di Sofia Goggia. L’azzurra ha aggiunto: “Il successo di oggi è qualcosa di grande con 4 decimi, con una mano e senza spingere con una fatica immensa sui salti. La dedico a tutte le persone che mi hanno aiutato ieri. E’ stato difficile per me dopo aver visto la cicatrice dopo l’operazione; ho sentito un po’ di disagio dentro di me, ma ho solo pensato che potevo vincere e sono tanto tanto contenta. La Suter mi è venuta a fare i complimenti e mi ha fatto piacere, mi porto via l’abbraccio con il dottor Panzeri con cui ieri abbiamo vissuto una giornata folle, il mio skiman, il mio preparatore e tutto lo staff azzurro”. Sofia, semplicemente fantastica.

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