di FABIO CAMILLACCI/ Dopo la Champions anche l’Europa League emette gli ultimi due verdetti prima della finalissima: saranno l’Atletico Madrid di Simeone e l’Olympique Marsiglia dell’ex tecnico della Roma Rudi Garcia a sfidarsi a Lione il 16 maggio. Al Wanda Metropolitano esulta il “Cholo”, confinato in tribuna dopo la squalifica rimediata a Londra: i suoi “Colchoneros” gestiscono bene il punteggio favorevole e rendono amara l’ultima apparizione europea di Wenger sulla panchina dell’Arsenal. Mentre all’OM sono stati necessari i tempi supplementari in Austria contro il Salisburgo dopo il 2-0 centrato all’andata in Francia.
La sfida di Madrid. Inizia male il match per i “Gunners” londinesi: Koscielny si procura un grave infortunio al ginocchio nei primi minuti di gioco ed è costretto a lasciare il posto a Chambers. Mondiali addio per il difensore francese? L’Arsenal in avvio ha un paio di occasioni potenziali con Özil e Monreal, ma l’Atletico è più pericoloso con Diego Costa, Koke e Griezmann. Proprio Diego Costa, un istante prima dell’intervallo, sblocca il risultato: rinvio di Oblak, Thomas innesca Griezmann che serve alla grande lo spagnolo per l’1-0. Nella ripresa sono ancora i “rojiblancos” ad andare più vicini al gol, con un Griezmann imprendibile per la difesa britannica. L’Arsenal preme un po’ nel finale, ma Oblak non deve mai intervenire in modo significativo. Anzi, è Torres a sfiorare il raddoppio, prima del fischio finale dell’arbitro italiano Rocchi che manda la seconda squadra di Madrid in finale. Un altro straordinario traguardo raggiunto dai ragazzi di Diego Pablo Simeone. Madrid capitale del calcio europeo: l’Atletico in finale nell’ex Coppa Uefa, il Real finslista di Champions per il terzo anno di fila.
La battaglia della Red Bull Arena. A Salisburgo i padroni di casa allungano l’imbattibilità casalinga che dura da un anno e mezzo, ma non basta. Partono senza troppa foga gli austriaci, anzi rischiano di andar sotto soffrendo un paio d’inserimenti di Rami e Sanson. L’occasione migliore per la squadra di Rose arriva da una percussione con tiro di destro di Dabbur, che il portiere Pelé contiene in due tempi. Nella ripresa, dopo un paio di tentativi di Ocampos e Germain per il Marsiglia, arriva il cambio di marcia del Salisburgo. Un’azione caparbia di Haidara (53′) vale il vantaggio, poi Ramalho impegna Pelé e Dabbur spreca una chance tentando un improbabile colpo di tacco nell’area piccola. Gli uomini di Garcia barcollano e incassano il raddoppio 7 minuti dopo: Schlager controlla in area e trova la deviazione di Sarr che beffa il proprio portiere. I francesi, prima del novantesimo, centrano la parte alta della traversa con Thauvin e protestano per un clamoroso braccio di Caleta-Car in area, ma non vengono accontentati col rigore. Ennesimo grave errore a livello internazionale dopo quelli commessi dai fischietti in Champions.
I supplementari premiano il Marsiglia. Il primo brivido lo procura Anguissa con un bolide che spaventa Walke, il secondo Caleta-Car che chiama Pelé a una super parata, poi è Dabbur a sprecare. Quando sembra che la sfida debba decidersi ai rigori, sbuca l’ex interista Rolando (entrato da poco) e indovina un destro sporco al volo che fa esplodere lo spicchio azzurro di tifosi marsigliesi letteralmente e giustamente impazziti di gioia. Il Salisburgo a quel punto s’innervosisce anche perché il corner da cui nasce il gol decisivo è più che dubbio: rosso a Haidara prima del triplice fischio finale. Complimenti a Simeone e Garcia, complimenti ad Atletico e Marsiglia, adesso le due vecchie conoscenze del calcio italiano si sfideranno in terra di Francia, a Lione nello stadio bomboniera Parc Olympique Lyonnais.
Commenta per primo