di FABIO CAMILLACCI/ In Champions League è stata un’altra serata non proprio esaltante per il calcio italiano. Una brutta Juventus cade in casa contro il Barcellona che s’impone per 2-0, la Lazio pareggia 1-1 in Belgio con il Bruges. All’Allianz Stadium, uno dei Barça più modesti della storia, dimostra comunque di essere di gran lunga più forte della Juve di Andrea Pirlo. E questo ci dice che i limiti attuali dei bianconeri sono preoccupanti in chiave futura.
Dembélé e Messi su rigore firmano il successo blaugrana stasera con un’improbabile maglia rosa stile Giro d’Italia. Alvaro Morata invece impreca contro quella che ormai è una vera e propria maledizione per lui: tre gol annullati per fuorigioco. Che uniti ai due di campionato contro Crotone e Verona, annullati sempre dal Var per offside, fanno 5. Non a caso in Spagna lo hanno soprannominato AlVARo Morata. “E’ una questione di centimetri”, avrebbe commentato Dino Viola, storico presidente della Roma che vinse lo scudetto del 1983.
Madama malata. La superiorità tecnica del Barcellona ha evidenziato tutte le lacune bianconere. E come detto, questo Barça è comunque alle prese con tanti problemi, soprattutto societari dopo le dimissioni del presidente Bartomeu e dell’intera giunta del club catalano. Ma la Juve sta messa peggio sul campo: la difesa fa acqua, il centrocampo non fa nè filtro, nè costruzione, e l’attacco non punge: zero tiri effettivi in porta. Dybala e Chiesa non pervenuti. Demiral espulso per doppio giallo negli ultimi minuti di gioco.
Salviamo soltanto l’impegno e la pericolosità di Morata. Altro che “Pirlolandia”, il tanto esaltato “Maestro” a oggi non sa che pesci prendere e aspetta con ansia il ritorno di Cristiano Ronaldo che continua a risultare positivo al Covid-19. La Juventus senza CR7 è un’altra squadra. Peccato non aver potuto ammirare la sfida tra i due calciatori più forti del mondo: Ronaldo e Messi. Nell’altra partita del girone Ferencvaros-Dinamo Kiev 2-2. Quindi, Barça 6 punti, Juve 3, Ferencvaros e Dinamo Kiev 1. Il passaggio agli ottavi resta dunque alla portata della Vecchia Signora.
A Bruges, Vanaken risponde a Correa: una Lazio dimezzata resiste e torna dal Belgio con un punto prezioso in chiave qualificazione. I biancocelesti vanno in vantaggio con l’argentino ma vengono ripresi su rigore. Debutta il giovane Czyz, Caicedo out per infortunio. In emergenza assoluta, tra coronavirus e infortuni, la squadra di Simone Inzaghi conquista l’1-1 che le consente di restare al comando del gruppo con 4 punti come i belgi. Nell’altra sfida, Borussia Dortmund-Zenit San Pietroburgo 2-0, tedeschi ora a 3 punti, russi sempre a zero. Milinkovic e Pereira recriminano per le occasioni fallite ma anche il Bruges ha sprecato tanto.
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