Si lancia con un furgone sui pedoni a Toronto, dove si svolge il G20 dei ministri degli esteri: 10 morti e 15 feriti. Arrestato: è uno studente canadese di origini armene

E’ di 10 morti e 15 feriti, di cui 4 in gravissime condizioni, il bilancio di quello che appare come un atto di terrorismo compiuto in Canada, a Toronto, nel giorno in cui è in corso il G20 dei ministri degli Esteri. Un furgone bianco ha improvvisamente superato la barriera che separa la strada dall’area pedonale di una delle vie più affollate della città e ha travolto le persone che passeggiavano sul marciapiede. Il guidatore ha guidato dritto per 800-1600 metri colpendo le persone una ad una, come dei birilli, ha riferito un testimone alla Cnn. Chi è stato travolto dalla folle corsa a 70 chilometri orari sul marciapiede non ha avuto scampo.

La vettura è stata trovata poco dopo mentre il guidatore si è dato alla fuga e avrebbe estratto una pistola una volta raggiunto e circondato dalla polizia. Sarebbe però stato arrestato senza che sia stato sparato un colpo.

Questo conducente-killer ora ha un nome e cognome. Dopo essere stato arrestato è stato identificato nello studente universitario Alek Minassian, 25 anni, cittadino canadese forse di origini armene (nella foto: il documento d’identità e il momento dell’arresto).

Un “attacco deliberato”, spiegano gli investigatori, anche se al momento – ha sottolineato il capo della polizia di Toronto – non ci sono connessioni con l’ipotesi terrorismo, né sono stati individuati rischi per la sicurezza nazionale. Tutte le piste sono ancora battute, ma fonti vicine alle indagini spiegano come quella principale seguita in queste ore dagli investigatori sia legata al gesto di una persona instabile mentalmente, con disturbi psichici di cui l’uomo soffrirebbe.

Residente a Richmond Hill, una località dell’Ontario a mezzora di macchina da Toronto, Minassian sarebbe uno studente universitario iscritto al Seneca College, un ateneo specializzato soprattutto in arti applicate, design e tecnologie, e dove pare studiasse informatica. La polizia ha smentito alcuni report sui media locali secondo cui Alek sarebbe una persona gia’ nota alle forze dell’ordine, che lo avrebbero preso di mira in passato. Altre fonti invece rivelano una scoperta che sarebbe stata fatta dagli investigatori ma non confermata: l’uomo avrebbe piu’ volte fatto ricerche sul web per avere piu’ informazioni possibili sulla strage del 2014 di Isla Vista, in California, quando un ragazzo di 22 anni investì e uccise 6 persone e ne ferì altre 14 nei pressi del campus di Santa Barbara.

Minassian comunque non sarebbe affiliato ad alcun gruppo terroristico organizzato e – confermano negli ambienti investigativi – non ci sarebbero al momento evidenze di una sua eventuale radicalizzazione. Intanto è diventato già virale il video del poliziotto eroe che ha fermato il conducente-killer dopo la sua corsa omicida. Questi, sceso dal furgone, ha puntato una pistola contro l’agente urlando di sparargli. Il poliziotto ha però mantenuto la calma, e puntando a sua vola la pistola contro Minassian, lo ha convinto a desistere dopo una breve ma concitata trattativa, al termine della quale il killer è stato ammanettato.

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