Le dimissioni della deputata Giulia Sarti dalla presidenza della Commissione Giustizia della Camera sono un “atto doveroso”, dice il capo politico del M5s, ma questo gesto, lascia intendere Luigi Di Maio, non basta. “Si dovrà attendere la valutazione dei probiviri – aggiunge – ma credo che l’espulsione dal M5s sia doverosa“.
A far precipitare la situazione è stata la notizia che la magistratura inquirente ha fatto richiesta di archiviazione della denuncia presentata dalla Sarti contro il suo ex fidanzato, sul quale lei aveva riversato la colpa del mancato versamento, ovvero dell’annullamento di alcuni versamenti volontari della quota di indennità parlamentare che i parlamentari Cinquestelle devolvono per opere destinate alla comunità.
La richiesta di archiviazione della sua denuncia contro l’ex compagno, il tecnico informatico rumeno Andrea Tibusche Bogdan (con lei nella foto) , è arrivata in seguito alla presentazione di una registrazione telefonica da cui risulterebbe che fu la stessa Sarti ad avvertire Bogdan che la denuncia contro di lui serviva solo a coprire la sua inadempienza nei confronti del Movimento, rivelata da un servizio televisivo delle Iene. Ora Bogdan starebbe valutando addirittura l’ipotesi di una querela per calunnia contro la parlamentare grillina o una richiesta di risarcimento danni.
Sembrava che la Sarti avesse coinvolto nella vicenda anche Rocco Casalino (divenuto portavoce del presidente Conte), e la responsabile della comunicazione del M5s Ilaria Loquenzi, attribuendo a loro il consiglio di “scaricare” sul fidanzato i mancati versamenti, avvertendolo del sotterfugio. Ma ora anche questo sospetto è stato cancellato dalla stessa deputata pentastellata, che ha dicbhiarato: “Preciso che né Ilaria Loquenzi né Rocco Casalino mi hanno spinto a denunciare nessuno, ma si sono limitati a starmi vicino nell’affrontare una situazione personale e delicata“.
“A seguito delle notizie riportate sulla stampa in merito alla richiesta di archiviazione per la querela da me sporta nei confronti di Andrea Tibusche Bogdan, annuncio le mie dimissioni da presidente della Commissione giustizia della Camera e, a tutela del M5S, mi autosospendo”. Così, in una nota, Giulia Sarti, portavoce 5S e presidente della Commissione Giustizia.
E comunque per la Procura di Rimini la deputata M5s Giulia Sarti non fu ‘derubata’ dall’ex fidanzato Andrea Tibusche Bogdan, 32enne consulente informatico di origini romene. In realtà i sette i bonifici partiti dal conto della Sarti, destinati a quello del Mef, risultavano annullati. Ma quando fu interrogato dal pm Davide Ercolani, un anno fa, Bogdan spiegò che se aveva agito, sul conto corrente online della deputata, lo aveva fatto con la consapevolezza di lei e avendone le password. Inoltre consegnò alla Procura la chat in cui la Sarti gli annunciava la querela per togliersi dall’imbarazzo delle restituzioni ‘fantasma’.
Per il procuratore capo, Elisabetta Melotti e il pm Ercolani, che hanno firmato la richiesta di archiviazione, dunque non vi furono reati. Né gli inquirenti intendono in futuro interrogare il portavoce di Palazzo Chigi e la responsabile comunicazione dei 5 Stelle.
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