di SERGIO SIMEONE – Se Luigi Di Maio insistesse con la sua proposta di impeachment nei confronti di Matterella sbaglierebbe
anche se avesse ragione. E sbaglierebbe per i seguenti motivi:
1) Getterebbe l’Italia in un lungo periodo di crisi istituzionale proprio in una fase nella quale i mercati sono molto sensibili ai segnali d’instabilità del sistema Italia.
2) Cancellerebbe la sua immagine di europeista, che ha cercato di darsi faticosamente in questi ultimi mesi (fatica improba e non del tutto compiuta, visti i precedenti di referendum sull’euro agitati in
tempi non molto lontani e la ancora in atto alleanza con l’antieuropeista Farage): il prof. Savona, probabilmente, alla prova dei fatti avrebbe dimostrato di non essere il diavolo, ma è ciò che oggi
appare. Ed è questo che conta per i mercati.
3) Cancellerebbe l’immagine che ha cercato di darsi di politico equilibrato lanciandosi in una avventura che dilanierebbe il Paese per un lungo periodo di tempo.
4) Dimostrerebbe una subalternità nei confronti della Lega che già appare evidente nel tanto decantato contratto sottoscritto: ma come si fa a prendere quasi il 50% di voti a sud e a non inserire nemmeno un capitoletto sul Mezzogiorno? Il grande “cambiamento” prevede, come al solito, sviluppo al nord ed assistenza al sud.
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