SCENARIO KAFKIANO/ Serie B a 19 o 22 squadre? Ci saranno ripescaggi? Quali club saranno ripescati tra i cadetti? Frattini del Coni rinvia tutto e il caos campionati continua…

di FABIO CAMILLACCI/ Ormai siamo alla farsa. Pensavo che piovesse mica che grandinasse, recita un vecchio adagio. Poi non ci meravigliamo se il calcio italiano, soprattutto a livello di istituzioni (o pseudo tali), cade a pezzi. Figc commissariata e in mano a un commissario straordinario debole e sprovveduto come Roberto Fabbricini: un uomo del presidente del Coni Giovanni Malagò. Per il rinnovo dei vertici della Federcalcio si voterà forse il 22 ottobre, intanto c’è una sorta di vuoto di potere. Il risultato? Il caos campionati di B e di C.  E così, il giorno del giudizio diventa l’ennesimo giorno del supplizio visto che per tutti gli interessati sarà un altro weekend di passione, fibrillazione, incertezza. E soprattutto, di attesa. La Serie B resterà a 19 squadre o tornerà a 22? Qualcuno ipotizza che possa addirittura diventare a 24 o a 25. Non si può escludere nessuna ipotesi, nemmeno dopo le tre ore e mezzo di udienza di venerdi 7 settembre: la famosa data spartiacque è diventata una data qualunque ed è sempre più caos. Una situazione che oggi non si verificherebbe nemmeno nella sottosviluppata Repubblica del Ciad. Ma nell’Italia “Repubblica delle Banane” sì.

La situazione. Proprio in virtù di un dibattimento intenso ed articolato, il presidente del Collegio di garanzia dello Sport presso il Coni, l’ex ministro degli Esteri Franco Frattini, rimanda la decisione a lunedì sera, al massimo martedì. Perchè? “Decidere in poche ore non sarebbe stato serio”, replica la creatura berlusconiana.  E allora, a settembre inoltrato, non sappiamo ancora con certezza né quante, né quali squadre parteciperanno al campionato di Serie B, che nel frattempo è già partito in maniera proditoria, consumando le prime due giornate col nuovo format a 19 per volere del presidente di Lega B Mauro Balata e di quasi tutti i 19 club. I presidenti infatti, non avendo più soldi, hanno preferito partecipare una sorta di “golpe calcistico” per spartirsi in 19 invece che in 22 la torta dei diritti televisivi (sempre più unica vera fonte di introito) venduti alla fallace DAZN. Di conseguenza, non sappiamo ancora quante saranno le formazioni al via della prossima Serie C, costretta per l’ennesima volta a rinviare il sorteggio del calendario 2018-19. Il tutto sotto la regia occulta del solito Claudio Lotito, patron della Salernitana (in B) oltre che della Lazio (in A).

Le parole di Frattini. Al termine della lunga udienza, tutti si aspettavano le varie sentenze su format ed eventuali ripescaggi, e invece l’ex ministro degli Esteri ha lasciato di stucco dichiarando: “Io per primo non avevo un’idea che avevo maturato prima. Abbiamo ascoltato, rifletteremo. Credo che tra lunedì sera, massimo martedì mattina decideremo in via definitiva”. Di fatto, il Collegio di garanzia del Coni è stato in grado di decidere solo sul calcio femminile (che ritorna sotto l’ombrello della Figc) e sul ricorso delle quattro componenti federali (Lnd, Aic, Lega Pro, Aia) contro la proroga del commissariamento. Ricorso “improcedibile” per cessata materia del contendere (come detto è stata convocata l’assemblea elettiva per il 22 ottobre), ma vincolando l’ultima fase della gestione commissariale all’ordinaria amministrazione. Tutto questo significa che il commissario ad acta non potrà inserire nello Statuto i nuovi principi del Coni? Mah!

Amare conclusioni. Novara, Catania, Siena, Ternana, Pro Vercelli e Virtus Entella, attendono di sapere da 3 mesi in quale categoria disputeranno la stagione 2018-19, dopo i fallimenti di Bari, Cesena e Avellino e dopo che qualcuno ha calpestato le regole esistenti. Allo stato dei fatti e nel rispetto delle regole meritano il ripescaggio (così come era stato deciso a luglio prima del caos) Pro Vercelli, Siena e Ternana che come le altre hanno pure versato 700 mila euro a fondo perduto e 1 milione e 200 mila euro di fideiussioni. A proposito, che fine hanno fatto quei soldi? Li tiene in cassa la Figc e li fa fruttare. A questo punto c’è pure chi parla di appropriazione indebita. Frattini come tutti gli altri però se ne frega e per ora si limita a fare il Ponzio Pilato dicendo: “Siamo giunti a una conclusione di riflettere su tutti gli argomenti che le parti ci hanno presentati in tre ore e mezzo di discussione. Abbiamo valutato che domenica la B non si gioca. Molto peggio sarebbe stato, e il Collegio mai lo avrebbe fatto, decidere frettolosamente su una questione così delicata”. Il grande Totò, a Frattini in versione “onorevole Trombetta”, avrebbe risposto col suo classico: “Ma mi faccia il piacere!”. Uno scenario kafkiano che genera tanta amarezza, tristezza e rabbia.

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