SCANDALO IN VATICANO/ I soldi destinati ai poveri dirottati a scopi speculativi? Il cardinale Becciu costretto dal Papa alle dimissioni

Il cardinale Angelo Becciu, sostituto della Segreteria di Stato vaticana, durante la presentazione “#OrdinaryHeroes”, iniziativa internazionale basata sugli eroi di tutti i giorni, presso la Filmoteca Vaticana svoltasi l’8 febbraio 2018 (foto Ansa di Angelo Carconi)

(Ansa) – La ‘bomba’ in Vaticano scoppia all’ora di cena, con l’uscita di un, a dir poco inatteso, Bollettino della Sala stampa vaticana. “Oggi, giovedì 24 settembre, il Santo Padre ha accettato la rinuncia dalla carica di Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi e dai diritti connessi al Cardinalato, presentata da Sua Eminenza il Cardinale Giovanni Angelo Becciu”. Non riferisce altro la comunicazione, inconsuetamente diffusa in serata. E secondo quanto si è potuto apprendere, la decisione del Papa è stata comunicata appena poco prima dallo stesso Bergoglio a Becciu in una udienza-choc.

L’Espresso, ecco i motivi delle dimissioni di Becciu  – C’e’ anche l’utilizzo dei soldi dell’Obolo di san Pietro, il fondo raccolto per le opere di aiuto ai poveri, fra i motivi delle improvvise dimissioni del cardinale Angelo Becciu: lo sostiene l’Espresso, in un’anticipazione del numero in uscita domani. Secondo il settimanale, c’era “un vero e proprio metodo che ha contraddistinto la Segreteria di Stato sotto la direzione del cardinale Angelo Becciu”. Cosa che non è piaciuta a papa Francesco. L’allora monsignor Becciu aveva affidato “l’intera cassa vaticana al finanziere Enrico Crasso, ex Credit Suisse”, il quale “ha indirizzato gli investimenti vaticani verso fondi speculativi con sede in paradisi fiscali”. Inoltre, da sostituto della segreteria di stato, Becciu “avrebbe chiesto e ottenuto per ben due volte dalla Conferenza Episcopale Italiane e una volta dall’Obolo di San Pietro un finanziamento a fondo perduto in favore della cooperativa Spes, braccio operativo della Caritas di Ozieri, provincia di Sassari, di cui titolare e rappresentante legale è il fratello Tonino”.

E’ la prima volta da quando Bergoglio è Pontefice che un porporato di Curia rinunci, oltre all’incarico nel proprio Dicastero, ai “diritti” connessi al cardinalato. Angelo Becciu, creato cardinale proprio dallo stesso papa Francesco, non ha avuto il tempo di rientrare nel suo appartamento stasera che la notizia della sua “rinuncia” era già stata pubblicata ufficialmente con il bollettino della sala stampa.

Becciu, dopo una carriera da nunzio apostolico, è stato a lungo Sostituto in Segreteria di Stato e al compimento dei 70 anni aveva ricevuto la berretta cardinalizia da Francesco, come prefetto della Congregazione per le Cause dei Santi. La sua clamorosa rinuncia, su cui non si hanno al momento altre comunicazioni ufficiali, non può non essere collegata con l’affaire dell’immobile di pregio della Segreteria di Stato a Londra, in Sloane Avenue, il cui acquisto era stato avviato nel periodo in cui lo stesso Becciu era il numero due del più importante dicastero della Curia romana, e su cui è da tempo in corso un’inchiesta della magistratura d’Oltretevere.

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