SBRANATA DAI CANI/ Una ragazza di 20 anni assalita da un branco di randagi nelle serre di Catanzaro. L’amico che era con lei salvo perché si è rifugiato in un casolare

Una ragazza di vent’anni è morta dopo essere stata aggredita da un branco di cani randagi nella zona delle Serre Catanzaresi. La vittima, Simona Cavallaro, era in gita assieme a degli amici nelle vicinanze di un’area picnic in località Monte Fiorino, nel territorio del comune di Satriano. Stando a quanto emerso, la ragazza si sarebbe allontanata nei boschi dove è stata aggredita e uccisa dal branco.

I cani erano una decina e di grossa taglia. I loro morsi, in punti vitali, non le avrebbero lasciato scampo: la 20enne non è riuscita a divincolarsi e a scappare. Invece l’amico che si era addentrato con la vittima nel bosco è riuscito a fuggire e a nascondersi in un casolare. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della Compagnia di Soverato e il magistrato di turno assieme ai vigili del fuoco. E’ toccato proprio ai militari il compito di informare del decesso i familiari della ragazza. Sotto shock gli amici della vittima che erano partiti con lei per trascorrere qualche ora in spensieratezza.

Il dolore del padre della giovane. La notizia della morte della giovane si è subito diffusa a Soverato dove la vittima viveva con la famiglia. Sgomento, incredulità e costernazione i sentimenti prevalenti nella cittadina dello Ionio catanzarese tra le più frequentate mete turistiche della Calabria, tra le persone che conoscevano la vittima e la sua famiglia. Il padre, Alfio Cavallaro, noto gioielliere della zona, sul suo profilo Facebook ha pubblicato l’immagine di un nastro nero e ha affidato a poche parole tutto il suo dolore: “La mia amata figlia Simona è venuta a mancare su questa vita terrena, il mio dolore è immenso come se avessero esportato metà del mio corpo. Simona, pura come l’acqua di fonte, solare come l’alba e il tramonto, sorridente e scherzosa come una bambina”.

Associazioni animaliste: “Controllare il randagismo” – Sulla tragedia sono intervenute le associazioni animaliste Lav, Enpa, Aidaa e Oipa. “Leggere di questa tragedia – afferma Ilaria Innocenti, responsabile Lav Area Animali Familiari – ci ha profondamente addolorati ed esprimiamo tutta la nostra vicinanza alla famiglia della ragazza. La drammatica vicenda sottolinea anche la necessità di prevenire accadimenti del genere con una politica di controllo del fenomeno del randagismo finora molto lacunosa in Calabria. E’ urgente intervenire in questa regione con un’attività sistematica di censimento, microchippatura, sterilizzazione dei cani randagi, nonché di corretta detenzione e controllo di quelli di proprietà specie se utilizzati per la guardia a greggi o altre attività”.

Indagato il proprietario dei cani per omicidio colposo  – E’ indagato per omicidio colposo il pastore, un 44enne di Satriano, che sarebbe proprietario dei cani che ieri hanno attaccato la ragazza. Gli investigatori dei carabinieri sono ancora in attesa dei risultati degli accertamenti compiuti dai veterinari sui due cani trovati per stabilire se siano dotati del chip di riconoscimento. L’iscrizione del pastore nel registro degli indagati, spiegano fonti vicine alle indagini, serve anche a sua garanzia per permettergli la nomina di un perito di parte in vista dell’autopsia disposta dal pm della Procura di Catanzaro, Irene Crea, che sarà effettuata il 28 agosto. (adnkronos)

 

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