Sbarcati a Trapani i 67 migranti raccolti dalla nave “Diciotti” dopo gli interventi di Mattarella e di Conte

Sta per iniziare lo sbarco dei migranti che sono a bordo della nave “Diciotti” , ancorata nel porto di Trapani“. E’ la nota di palazzo Chigi con cui si annuncia la decisione che la nave della Guardia Costiera con i 67 migranti ricevuti da un’altra unità mercantile italiana, la “Vos Thalassa”, verrà fatta entrare nel porto siciliano. “Sono state completate le procedure di identificazione delle persone che erano a bordo, con particolare riguardo a quelle a cui risulterebbero imputabili le condotte che configurano ipotesi di reato. Nei prossimi giorni proseguiranno gli accertamenti, a cura della Polizia di Stato, con assunzione delle informazioni testimoniali di tutte le persone che sono state trasportate. Gli esiti delle ulteriori indagini verranno trasmessi alla Procura competente”, si legge ancora.

Subito dopo esser rientrato a Roma da Bruxelles, il premier Giuseppe Conte ha ricevuto la chiamata del presidente Sergio Mattarella . A quel punto, a quanto apprende l’Adnkronos, il presidente del Consiglio ha chiamato i ministri Matteo Salvini e Danilo Toninelli per risolvere la situazione. Nella telefonata con il Quirinale il premier, viene spiegato da fonti governative, avrebbe rassicurato il presidente spiegandogli di avere la situazione sotto controllo e costantemente monitorata. Le chiamate a Salvini e Toninelli, viene inoltre precisato, sarebbero state fatte solo per comunicare la decisione, già assunta, di far sbarcare i 67 migranti a bordo della nave della Guardia costiera italiana. I due ministri sono stati informati da Conte anche dei contatti con il Colle

Fonti del Viminale sottolineano “‘stupore’ per gli interventi del Quirinale” sulla vicenda della nave Diciotti e “‘rammarico’ per la scelta della procura”.

La nave della Guardia costiera italiana, con a bordo i 67 migranti che erano stati soccorsi domenica scorsa dal cargo “Vos Thalassa”, è entrata nel porto siciliano in mattinata dopo essere rimasta qualche ora in rada. L’arrivo, previsto alle 8, è slittato al primo pomeriggio. “Ho letto di minacce, terrore a bordo, violenze che avrebbero costretto a chiedere l’intervento della Guarda Costiera italiana, ma se sono stati i marinai o l’armatore a esagerare paghino loro” ha detto Matteo Salvini. “Se c’è stata violenza, va condannata; se non è vero qualcuno deve pagare. Per ora non autorizzo nessuno a scendere, se qualcuno lo farà se ne assumerà la responsabilità”, aveva aggiunto il titolare del Viminale.

A quanto apprende l’Adnkronos, il capo dello Stato avrebbe sottolineato con Conte la situazione dei minorenni, delle donne e delle persone con problemi di salute che si trovano a bordo, ribadendo l’opportunità che siano fatte sbarcare dalla nave.

INDAGATI DUE MIGRANTI– La Procura della Repubblica di Trapani questo pomeriggio ha ricevuto due informative della Squadra Mobile di Trapani, del Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato e del Comando Generale del Corpo delle capitanerie di porto aventi ad oggetto i noti fatti accaduti a bordo del rimorchiatore Vos Thalassa, battente bandiera italiana, in data 8 luglio 2018 e ha proceduto all’ iscrizione di un procedimento penale a carico di Ibrahim Bushara, sudanese e Hamid Ibrahim, ghanese, per il reato di concorso in violenza privata continuata ed aggravata in danno del comandante e dell’equipaggio tutto del rimorchiatore. E’ quanto si legge in una nota della Procura di Trapani. “Sono stati delegati alla Squadra Mobile di Trapani approfondimenti investigativi in merito alla sussistenza di eventuali ulteriori reati”. Da quanto si apprende, non è previsto al momento l’emissione di un fermo per i due migranti coinvolti.

SINDACO – La posizione del ministro dell’Interno di queste ultime ore è stata criticata dal sindaco di Trapani. “Salvini faccia il ministro – ha detto Giacomo Tranchida all’AdnKronos – Gli spot elettorali li faccia dentro il suo partito e non governando il Paese che ha una Costituzione salda. L’eventuale privazione della libertà personale la dispone la magistratura in caso di violazioni di leggi italiane e non certo Salvini con un tweet”. E ancora: “E’ ovvio che le leggi valgono per tutti – ha aggiunto – e chi ha sbagliato deve pagare, ma l’accertamento dei reati spetta alla magistratura e non al ministro. Salvini tenga bene a mente che sta governando un Paese e che non può farlo continuando un’eterna campagna elettorale”.

CONTE – Intanto il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, da Bruxelles aveva confermato che “abbiamo dato indicazioni” perché a bordo della nave della Guardia Costiera “vengano individuate persone, eventualmente migranti, nel caso si siano resi responsabili di atti che contrastano con le nostre leggi. Ogni situazione la gestiremo con la massima serenità, avendo cura di mettere in salvo le persone in pericolo, perché non ci abbiamo mai rinunciato”. “Per il resto, abbiamo detto che oggi in Italia si gestisce diversamente questo problema: se prima l’Italia interveniva e portava tutti in Italia, questo non è più possibile. Tutto qui” ha aggiunto. “Sulle migrazioni, siccome la questione è complessa e multidisciplinare, o interministeriale, finora abbiamo fatto quantomeno cinque incontri, probabilmente di più, con i ministri competenti. Continueremo ad avere un tavolo: è l’unico metodo che conosco”. “Le posizioni ufficiali nascono da questa condivisione: ecco perché non litighiamo. Poi, ovviamente – ha detto rispondendo in merito alle dichiarazioni del ministro dell’Agricoltura Gian Marco Centinaio sulle “opinioni personali” della collega alla Difesa, Elisabetta Trenta – se ci sono occasioni in cui un ministro può esprimere una sensibilità particolare, lasciamolo parlare, mi pare il minimo. Detto questo, ho avuto un poco di difficoltà” a seguire tutti i passaggi della vicenda, “visto che l’uso dei cellulari nei vertici Nato non è consentito”. (AdnKronos)

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